E’ morto Gianni Boncompagni, grande innovatore dello spettacolo
E’ morto a Roma Gianni Boncompagni. Aveva 84 anni. La sua è stata una personalità poliedrica: autore, regista, conduttore, talent…
E’ morto a Roma Gianni Boncompagni. Aveva 84 anni. La sua è stata una personalità poliedrica: autore, regista, conduttore, talent scout. Sempre amante dello spettacolo. L’annuncio della sua morte è stato dato dalle figlie (Claudia, Paola e Barbara) così: «Dopo una lunga vita fortunata, circondato dalla famiglia e dagli amici se n’è andato papà, uomo dai molti talenti e padre indimenticabile».
Di sicuro, è stato un insolito inventore di generi della televisione italiana. I suoi programmi hanno lasciato il segno, facendo strada. Insieme a Renzo Arbore (uno dei suoi più cari amici) ha tenuto incollato alla televisione milioni di italiani, vincendo a colpi di share la battaglia degli ascolti con numeri pazzeschi. Ha lavorato in Rai, Fininvest e poi Mediaset, La7. Appassionato di musica e radio ha debuttato anche come cantante con il nome d’arte di Paolo Paolo.
“Bandiera gialla” , “Alto gradimento”, “Pronto Raffaella?”, (per molti anni è stato legato a Raffaella Carrà), “Domenica In”, “Non è la Rai”, “Carramba”: sono soltanto alcuni dei suoi lavori più importanti che tutti ricorderanno con piacere. A distanza di anni, ancora oggi, le repliche di quelle trasmissioni spopolano in Rete.
«Gianni Boncompagni è stato un pilastro, ha segnato la storia della radio e della tv- ha detto all’Ansa Pippo Baudo. Con ironia e creatività ha rivoluzionato la radio con Renzo Arbore, con Alto gradimento che era una trasmissione modernissima. Penso ai tanti personaggi che ha inventato. Poi, quando si è dato alla tv – ricorda Baudo – ha portato la sua cifra anche sul piccolo schermo. E’ stato un grande scenografo, un eccezionale regista, un abile creatore di effetti. E non dimentichiamo che ha scritto anche tante nelle canzoni». Baudo ha detto che negli ultimi tempi Boncompagni aveva scoperto il fascino della musica classica collezionando una ricca discografia. «La tv di oggi non gli interessava più, non la guardava, non era nelle sue corde», ha concluso il famoso presentatore.
«Nel ricordo di Gianni Boncompagni, penso agli anni trascorsi insieme lavorando in radio, alla sua intelligenza e alla sua ironia»: sono queste le parole con cui Maurizio Costanzo ha voluto omaggiare l’autore e conduttore originario di Arezzo.
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