Nuova settimana per il Trono Over di Uomini e Donne. Nella puntata di venerdì 19 maggio si è tornati a parlare della storia tra Gemma Galgani e Marco Firpo, partendo da quanto accaduto negli scorsi appuntamenti. La Galgani si è lamentata del fatto che al momento ci sono alcune interferenze alla loro frequentazione, ad esempio da parte di Tina Cipollari e del suo ex Giorgio Manetti: «Queste interferenze creano azioni di disturbo gratuite. Mi tirano sempre in ballo. È intervenuto Giorgio, ma se le facesse lui le domande! Più di quanto ho dato non avrei potuto dare. Non ha colpa nessuno, ma non si capisce perché appena si dice qualcosa di negativo, prendono sempre d’esempio me. La maggior parte dei momenti belli qui dentro li ho portato io, ma io Gemma da sola. Tina dice che sono falsa… mi dica perché. La storia con Giorgio consentiva di mollare tutto e mettersi in gioco alla nostra età. Tina deve dirmi cosa la induce a darmi della bugiarda, mi sono stancata».

«Non voglio mettere la fede al dito a Marco, lasciamo che il destino faccia il suo percorso e che mi aiuto. Mi interessa lui, avrei piacere di poter vivere serenamente questo momento, senza dover sempre fare avanti e indietro. Acquisto una parte di percorso insieme, poi si va indietro… è faticoso. Mi auguro che tutto vada secondo i miei desideri».

Di fronte alle parole di Gemma, Tina Cipollari non ha nascosto il suo disappunto. La frase “La maggior parte dei momenti belli li ho portati io qui dentro», in particolare, ha fatto sbottare l’opinionista, che l’ha definita una “terribile donna”, saltando in piedi. Il gesto repentino ha stupito la conduttrice Maria De Filippi, che ha detto: «Mi hai fatto prendere un colpo! Sei una matta!». I battibecchi tra Tina e Gemma non mancano mai durante le puntate del programma: le due non hanno mai nascosto di non avere grande simpatia reciproca e puntata dopo puntata pare si tollerino sempre meno. A far tornare il sereno, dopo i tanti battibecchi, ci pensa sempre la De Filippi, che anche in questo caso ha calmato gli animi.

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