Romana Liuzzo, cronista di lungo corso, è stata insignita di onorificenza a Cavaliere della Repubblica. “Di solito le Chiacchiere le fa lei oggi la notizia la diamo noi: in un tweet l’agenzia di comunicazione Macchioni Communications Carpe Diem, curata dalla giornalista Monica Macchioni (definita negli ambienti romani il “Guru della comunicazione” per la sua bravura), annuncia il riconoscimento al caporedattore de Il Giornale, che con la sua rubrica Chiacchiere da Camera segue vizi, virtù e segreti dei nostri politici. Romana Liuzzo è presidente dell’associazione Guido e Maria Carli e artefice del Premio in memoria del nonno, l’ex Governatore che ha guidato la Banca d’Italia per quindici anni (dal 1960 al 1975).

Lei,al taccuino di Mario Basso (L’Ultima ribattuta),ha raccontato così alcuni momenti più importanti della sua vita, legati a suo nonno: “Era il 23 aprile del ’93 quando baciai per la prima volta mio nonno. In fila alla camera ardente allestita alla Luiss, mi scorrevano davanti, come in un film, i fotogrammi di una vita insieme: le nostre gare di nuoto, la sua camminata un po’ curva accompagnata dalla tipica tosse di chi soffre d’asma, le lunghe tavolate la domenica a pranzo. Sono trascorsi più di vent’anni da quel primo e ultimo bacio, e quelle stesse immagini sono impresse nella mia memoria. L’impressione che conservo di lui, al di là delle cariche istituzionali e dell’affetto profondo che mi lega al nonno, è quella del grande uomo. Lo stesso che si fa levare la scorta negli anni di piombo, che si mette in fila all’aeroporto in mezzo alla gente comune, che interpreta con una sobrietà autentica e profonda la missione politica, come la vita. Non c’è sfarzo a casa nostra, né sfoggio di “denari”, come li chiamava lui, non c’è segno di ostentazione o tentativo di autocelebrazione. C’è una grande libreria, fitta di volumi, in cui campeggia l’opera di Tolstoj in russo e quella di Hugo in francese. E da quei testi mio nonno non si stacca mai. Legge voracemente Cechov, Dostoevskij, Gogol, Turgenev, Platone, Svevo, gli scrittori greci e quelli latini, Seneca, Hegel, Erodoto e Marco Aurelio di cui ama citare “ognuno tanto vale quanto le cose a cui tiene”.

La Liuzzo, di recente, ha raccontato  sul suo blog, (che si chiama: Strettamente confidenziale”) la sua malattia senza mezzi termini. Si tratta della Linfangioleiomiomatosi: una malattia sconosciuta ai più e dal nome quasi impronunciabile, che causa scompensi respiratori. La Liuzzo è una donna tenace e si divide tra famiglia e redazione, portando avanti con professionalità il suo mestiere di giornalista parlamentare con servizi che riscuotono sempre successo sulle pagine del quotidiano diretto da Alessandro Sallusti.

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