A regola d’arte: la salvezza dell’anima
L’artista Giampiero Murgia sotto la lente d’ingrandimento dell’esperta Francesca Callipari: dalla ricerca sulla luce all’introspezione
Le opere di Giampiero Murgia
“Solo l’Arte può salvare l’anima”. È il motto che Giampiero Murgia ha coniato per sé stesso. Istintivo, versatile, visionario, anticonvenzionale, pittore, poeta e scrittore, è un vero “cantore” dell’animo umano.
Nei suoi dipinti si concentra sul sogno, sul ricordo, sull’inconscio e sulle tematiche esistenziali. Altre volte, il suo sguardo è rivolto alle ambientazioni marine fortemente scenografiche, con richiami ai colori e ai paesaggi della sua amata Sardegna.
Un legame indissolubile e quasi mistico con l’acqua emerge con vigore dalla sua pittorica, contraddistinta da una forte componente romantica e onirica.
Talvolta, le velature di colore si uniscono a stesure energiche e stratificate. Che virano, come nell’opera Gli abissi della spiritualità, verso la spasmodica ricerca di una superficie lucente e riflettente, con un impatto visivo e suggestivo che testimonia la sua cifra stilistica.
Entrare nell’universo artistico dell’autore significa intraprendere un viatico alla scoperta di sé stessi. Il processo di creazione delle composizioni equivale, per Murgia, a un vero e proprio percorso filosofico, ascetico, come dimostrano le opere Humana fragilitas e Ai confini dell’essere, nelle quali assistiamo a un processo di trasformazione alchemica e di elevazione spirituale, borderline tra la materia e il suo superamento.
Suggestioni pittoriche
Dal punto di vista stilistico confluiscono nella sua pittura diverse correnti, che spaziano dal Simbolismo al Surrealismo, per arrivare al tratteggio divisionista e all’incanto fiabesco della pittura naif.
Ciò si unisce a una meticolosa ricerca della luce, elemento fondamentale e soggetto effettivo dei dipinti, che avvolge delicatamente l’astante introducendolo in un meraviglioso viaggio ricco di messaggi e sentimenti.
Tuttavia, ogni opera potrebbe rappresentare un universo a sé, dove gli unici elementi imprescindibili rimangono la luce, l’onirico e il blu: quel blu intenso che a tratti ricorda Chagall… Un blu che sa di cielo e di acqua, di vento e pioggia, di sereno, di pace e tumulto che, come le onde del mare, lambisce gli scogli del nostro essere più profondo, mettendo a nudo le emozioni.
Un artista che, attraverso il suo percorso, invita a sperare e a credere in sé stessi. Perché, come afferma in una sua poesia pubblicata sui suoi libri La personalità del bozzetto e Solchi tra le dita: “Solo chi vuol volare può vivere la realtà come un sogno e mutare il sogno in realtà…”
Per maggiori approfondimenti sull’artista visitare il sito ufficiale di Giampiero Murgia.
a cura di Francesca Callipari