Achille Lauro con una lettera spiega le sue performance a Sanremo 2020
Con una lettera pubblica sui suoi social ufficiali, Achille Lauro spiega le performance scelte per Sanremo 2020 Elettico, controverso e…
Con una lettera pubblica sui suoi social ufficiali, Achille Lauro spiega le performance scelte per Sanremo 2020
Elettico, controverso e sempre originale. La presenza di Achille Lauro, anche in questa edizione del Festival di Sanremo 2020, ha fatto molto discutere i più, tra chi l’ha reputato geniale nelle sue scelte e chi invece si è detto dell’opinione opposta. Per porre fine alle varie polemiche scaturite in questa settimana di kermesse canora, l’artista romano ci ha tenuto a spiegare, con una lettera pubblica, la decisione di portare performance di forte impatto sul palco del Teatro Ariston.
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Lauro sapeva a cosa sarebbe andato incontro e al clamore mediatico che avrebbe suscitato nei telespettatori. Ma, nonostante tutto, non si è tirato indietro e con decisione è andato avanti per la sua strada facendo così valere i suoi ideali. A dar manforte e supportare Achille sono intervenuti anche Mara Venier o ancora Gianni Morandi, mentre contro di lui si è scagliata, tra i tanti, Radio Maria.
Ma a manifestazione finita, anche Achille Lauro ha voluto parlarne una volta per tutte e mettere un punto alle critiche ricevute. Per cinque serate il rapper ha mandato dei messaggi forti e decisi, non percepiti da tutti con positività.
Ecco dunque la lettera pubblicata dal cantante dopo la fine di Sanremo 2020. Achille ci ha tenuto a spiegare con parole chiare la scelta di portare su un palco importante come quello dell’Ariston performance di così forte impatto:
“Ho sempre contaminato un genere con l’altro cercando di inventare musica non catalogabile ed impossibile da etichettare.
Un anno fa ho iniziato ad immaginare la mia musica in modo diverso:
volevo creare una performance artistica che suscitasse emozioni forti, intense e contrastanti,
qualcosa che in pochi minuti fosse in una continua evoluzione visiva ed emotiva.
Un pièce teatrale lunga 4 minuti”.
Per poi aggiungere:
“ ‘Me ne frego’ è un inno alla libertà sul palco più istituzionale d’Italia.
La mia speranza è che potesse scuotere gli animi degli insicuri e le certezze di chi é fermo sulle sue certezze, perché è sempre fuori dalla ‘zona comfort’ il posto in cui accadono i miracoli”.
Continua per leggere la seconda parte della lettera pubblica scritta da Achille Lauro sui suoi social...