In un’intervista rilasciata a Novella 2000, Adriana Volpe si racconta. La conduttrice torna a ricordare l’esperienza al GF Vip

Adriana Volpe dal 1992 ad oggi è stata una delle protagoniste indiscusse del piccolo schermo, anche nei reality. Prima a Pechino Express nel 2018, poi quest’anno al GF Vip di Alfonso Signorini, dove ora tornerebbe volentieri nelle vesti di opinionista (se si presentasse l’occasione). Oggi Adriana Volpe è regina su TV8 e da pochi giorni, il 28 giugno, conduce insieme ad Alessio Viola, il programma Ogni Mattina.

Nell’intervista rilasciata nel numero 28 di Novella 2000, che trovate in edicola da oggi, Adriana Volpe oltre a parlare di questa nuova esperienza televisiva, ha ricordato proprio il reality che recentemente le ha dato modo di farsi conoscere in una nuova veste: il GF Vip. Da dire purtroppo che la sua avventura si è conclusa anzitempo a causa di problemi familiari, ma ciò non toglie che è stata una protagonista tra le più amate e chiacchierate della Casa. Insieme ai suoi compagni ha vissuto anche i drammatici momenti legati al Covid-19, che ha colpito il nostro Paese. Ma cosa si porterà dietro di questo periodo?

Ecco cosa ha raccontato Adriana Volpe a Victor Venturelli:

«Voglio ricordare solo le cose belle: i flashmob delle 18 che anche dalla Casa del GF facevamo. Ricordo quando sentivamo le persone che si affacciavano e cantavano e noi ci univamo a tutte quelle voci dai palazzi di Cinecittà. Poi Ricordo quando cantavamo Azzurro. Ricordo di aver disegnato con mia figlia “Andrà tutto bene”. Una frase che è stata il motto di tutti gli italiani durante il lockdown e anche per noi del GF (…). Inoltre voglio ricordare il senso di appartenenza che ognuno di noi ha provato, il sentirsi uniti in una lotta comune pur stando rinchiusi in casa. Questi sono i ricordi che voglio tenere vivi».

Ha detto Adriana Volpe, che poi continuando a parlare del Grande Fratello Vip ha detto:

«Il Grande Fratello ti dà libertà di espressione, di mostrare quello che sei. Non ci sono copioni da seguire, non ci sono paletti, non ci sono limitazioni. È tutto un divenire, un’improvvisazione che ho vissuto con grande empatia. Tutta la squadra, e intendo compagni, autori, conduttori, mi ha lasciato qualcosa e mi ha arricchito».

Ma non solo. Perché Adriana Volpe ha avuto modo di svelare anche cosa pensa di alcuni concorrenti con cui ha condiviso questo percorso…

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