Albano: pace fatta con l’Ucraina. Le parole del cantante a Novella 2000

Entrando nel dettaglio, Albano ha raccontato qualche aneddoto dell’omaggio riservatogli dall’ambasciatore dell’Ucraina, che ha decretato la pace. Ecco cos’ha detto in merito al loro incontro:

“L’ambasciatore è stato gentilissimo, un uomo veramente simpatico. Abbiamo brindato con un vino per me speciale, il Don Carmelo, il rosso che ho dedicato a mio padre, un vino che per me ha anche altri significati”.

In tutto ciò però Albano ha mai creduto che il suo nome finito nella blacklist per questioni politiche, bensì spera si sia trattato di un grande malinteso:

“Non posso entrare nella loro testa. Penso e spero si sia trattato di un errore. Mi sembra impossibile che tutto quel casino possa essere stato giustificato dalle elezioni, o meglio, dalla campagna elettorale, non è strategico e anche un po’ cretino”.

(c) Novella 2000 n. 47 – 13 Novembre 2019

Come detto già in altre interviste precedenti ci ha tenuto a ribadire:

“Io non faccio politica e non ne ho mai fatta. In passato me l’hanno chiesto? Non è il mio traguardo, ma lo è la musica. Come ho sempre detto la musica non ha catene o colori politici e non porta sangue, ma libertà. Perché non crea catene ma le spezza e giunge dove anche le grida più acute e violente non potranno mai arrivare”.

Dunque tutto è bene quel che finisce bene. La pace tra Albano e l’Ucraina ormai è cosa fatta e noi non possiamo esserne che felici.

Vi ricordiamo come sempre che in edicola potete trovare il nostro numero di Novella 2000 con l’intervista al cantante e altre esclusive imperdibili!

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