Raggiunto dai microfoni de La Volta Buona, Alessandro Basciano torna a rompere il silenzio su Sophie Codegoni e fa luce su alcuni episodi che sarebbero accaduti tra loro.

Le nuove dichiarazioni di Alessandro Basciano

Sono ormai giorni che si parla di Alessandro Basciano. La scorsa settimana infatti l’ex corteggiatore di Uomini e Donne è stato arrestato con l’accusa di stalking e minacce verso l’ex compagna Sophie Codegoni. Pochissime ore dopo tuttavia, non essendoci prove a sufficienza a confermare i fatti, l’ex Vippone è stato rilasciato e attualmente sono in corso le indagini per stabilire cosa sia accaduto in realtà. Ieri nel mentre l’ex tronista è stata ascoltata per ben 5 ore dai pm e nel corso della chiacchierata con gli inquirenti avrebbe nuovamente confermato la sua versione dei fatti.

Oggi invece a rompere nuovamente il silenzio è stato lo stesso Alessandro, che raggiunto dai microfoni de La Volta Buona è tornato a parlare di Sophie, facendo nuove rivelazioni. Basciano ha infatti menzionato una lettera che avrebbe scritto alla Codegoni. Stando alle dichiarazioni del dj, l’influencer gli avrebbe mandato in seguito un messaggio, nel quale avrebbe scritto di aver letto per ben 10 volte la lettera e di aver pianto tutte le volte. Ma non solo.

In seguito Alessandro Basciano ha raccontato un altro episodio che sarebbe accaduto pochi giorni dopo. In merito ha dichiarato: “Nei giorni successivi mi ha chiesto di andarla ad aiutare con la spesa. Lei era con la mamma e non ce la faceva. Quindi mi chiedo: hai paura di Alessandro o dell’opinione pubblica, perché tu vivi di immagine? Si sente pedinata, ma nessuno l’ha mai pedinata. Una persona che ha paura non ti chiede aiuto con la spesa e non accetta un accordo o una volontà di sentirsi quotidianamente”.

Infine Alessandro, rendendosi conto di aver vissuto un “rapporto malsano” con Sophie, fa sapere di aver perso il lavoro. A riguardo ha dichiarato: “Quando devo andare in un locale, la gente massacra il locale perché dicono che stanno ospitando una persona violenta. Ho delle responsabilità e non me le levo, ma le ha anche lei. Le colpe io le ho, ma sono al 50 e 50, non al punto da arrivare a un procedimento penale. Mi hanno condannato prima della sentenza”.