Il conduttore sul politicamente corretto

Alfonso Signorini, qualche giorno fa, aveva rilasciato un’intervista a Il Corriere della Sera in cui aveva parlato del politicamente corretto e di una frase pronunciata in diretta sull’aborto:

Stavo parlando della cagna di Giucas Casella all’interno del GF. Una battuta è stata estrapolata ed è diventata un caso. Anche il contesto deve essere valutato. Certo, sono il primo a dirlo, è un contesto molto cialtrone. Il noi è stato un errore se io avessi voluto coinvolgere Endemol o Mediaset, ma parlavo per me, non mi permetterei mai di esprimere opinioni a nome loro. Uso spesso il plurale maiestatis, non posso? Ammetto che sarebbe stato un errore se fosse stato un discorso serio in un contesto serio.

In seguito Alfonso Signorini ha anche ricordato un momento in cui si è visto costretto a intervenire in prima persona:

La stupidità è una cosa, il preconcetto è un’altra. Alcuni concorrenti sono più stupidi che razzisti? Certo che sì. A un certo punto la situazione era sfuggita di mano e mi sono sentito in dovere di parlare a tutti e dargli un consiglio: uscite piuttosto che dare il peggio di voi come state facendo, vi fate del male da soli

Non si può fare del GF un campione di correttezza, è un programma per sua natura politicamente scorretto; la diretta non si può edulcorare né si può dare una visione della realtà diversa da quella che è. Nelle edizioni precedenti eravamo più rigorosi e inflessibili, e ci sono stati attriti e contrasti nel gruppo di lavoro. A me ad esempio la squalifica di Fausto Leali per la N-word era sembrata esagerata e fuori luogo. Fin dall’inizio ho messo sul tavolo che volevo un’edizione che fosse più spregiudicata come è nella natura del programma“.

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