Vittorio Sgarbi e Sabrina Colle: un rapporto sui generis

Essere la fidanzata ufficiale di Vittorio Sgarbi è un privilegio che può vantare solo Sabrina Colle. Ex modella e attrice di teatro, oggi si occupa prevalentemente dell’organizzazione di mostre d’arte. Da 25 anni è la compagna del critico d’arte di indiscussa fama nel nostro panorama nazionale.

La loro è una storia decisamente anticonvenzionale, da quando si sono incontrati, durante una festa di amici, non si sono più separati. Quella stessa sera la dolce Sabrina è stata rapita dal più incallito dei seduttori, per essere imprigionata nella sua gabbia dorata. L’amore che dura da un quarto di secolo sovrasta la passione che invece si è spenta dopo circa due anni. Cupido ha voluto così.

Ci siamo chiesti tutti come possa sopravvivere una relazione così inconsueta. E ripetutamente è stato chiesto anche ai diretti interessati. Entrambi non hanno fatto mistero circa i loro alti e bassi, né è un segreto che Sgarbi sia incline al tradimento. Aspetto che però è stato dichiarato dalla Colle superato, perché rientrerebbe nella impossibilità del suo fidanzato di rinunciare a sedurre. Cosa che gli riesce bene e per la quale lei asserisce di non nutrire alcun rancore.

La libertà di tradire, ma con un limite

Un amore puro, di anime, può non contemplare l’aspetto sessuale, decisione da lei assunta e da Vittorio accettata.

“Vittorio mi ha imprigionata nella sua torre dorata… Ha un modo tutto suo di tenermi in gabbia. Dovunque sia e qualunque cosa faccia, prima di dormire mi manda un messaggio, mi scrive una cosa tenera. Dice che noi siamo diversi: gli altri si lasciano, mentre noi staremo sempre insieme”.

Sicuramente nel lungo elenco di donne che si sono susseguite al fianco del personaggio pubblico più discusso e complesso dei nostri tempi, Sabrina è una rarità, e probabilmente proprio in quanto tale è lei la prescelta. Colei che merita di essere amata e protetta con la fedeltà di nobili sentimenti che non si mettono in discussione e non si profanano.

Questo l’ambito in cui la Colle è intransigente, il tradimento degli affetti reciproci è inammissibile, un gioco crudele, in quanto la sofferenza tocca cuore e anima. Se si parla di amore deve essere vero, altrimenti sì che, secondo lei, vi è tradimento.

Un rapporto aperto fin dall’inizio e accettato di buon grado da entrambi, tanto da essere duraturo nonostante anche la presenza di figli, avuti da Vittorio con altre donne, quando era già legato a Sabrina. Lei non esclude dai suoi progetti di vita di poterlo a sua volta rendere padre, cosa che sembra lui le abbia chiesto ripetutamente.

Dal punto di vista femminile, con la certezza dei continui tradimenti di lui, potrebbe essere considerato svilente un rapporto di anime e basta, sebbene espressione massima dell’amore.

Il coinvolgimento fisico, che non è solo attrazione (quella passa), da sempre gioca un ruolo determinante all’interno della coppia, spesso anche un infallibile modo di allontanare malumori o addirittura di fare pace.

I rapporti non si possono assomigliare, non hanno regole, non rispondono a obblighi se non alla libertà di essere la coppia che si vuole essere.

Un vincolo destinato a durare ancora

Il legame tra Vittorio Sgarbi, appena giunto ai 70 anni – festeggiati sul fiume Po, con una mini-crociera – e Sabrina Colle, strano finché si vuole, è ben solido e speciale, come asserito da entrambi, e ribadito da Vittorio con l’impegno pubblico che il critico ha voluto assumersi a Chiusi, nella chiesa di Avezzano, in occasione della morte della madre di Sabrina. Non un matrimonio, ma un vincolo nei confronti della donna che gli resiste accanto da oltre due decenni con intelligenza e perdono.

La vitalità e l’amore esclusivo che Vittorio le dedica quotidianamente, così diverso da quello che ha con altre persone, chiaramente la fa sentire speciale, esclusiva, scelta.

“Vittorio fa come gli pare, io sto a casa che lo aspetto, perchè mi fa sentire unica”.

Se dopo tanti anni sono ancora insieme, i piaceri hanno superato i dispiaceri, la stima e la fiducia reciproca hanno vinto sulla mancanza di fedeltà. Una storia che sembra un ritratto, perché supera il tempo. E Sabrina resta la dea della gabbia dorata.

a cura di Elena D’Ambrogio