Ospite di Gianluca Gazzoli nel podcast “Passa dal BSMT”, Amadeus ha raccontato come ha scelto, in questi anni di Festival, i brani in gara a Sanremo. La decisione non è stata di certo semplice, ma per questa edizione ha “giocato” una speciale carta…

Amadeus

È stato un Festival di Sanremo da record quello portato a casa da Amadeus quest’anno. E si tratta anche del suo ultimo, come ha ribadito più volte in tante occasioni. Anche nel podcast “Passa dal BSMT” con Gianluca Gazzoli, il direttore artistico di questa edizione della kermesse canora ha ribadito di volersi fermare.

Si è trattato per lui di un viaggio straordinario di ben 5 anni, in cui è riuscito a portare (o riportare) sul palco artisti straordinari e scoperte interessanti. Lungo la chiacchierata, Amadeus ha anche raccontato come sceglie le canzoni per il Festival di Sanremo. C’è un criterio specifico? A quanto pare sì e lui stesso ha rivelato qual è stato il suo metro di giudizio:

«Dei 400 brani che ricevo, ce ne sono un centinaio interessanti. Li ascolto in continuazione e ne taglio 50. Tagliare le ultime venti diventa complicato, però è una selezione spontanea: piano piano comincio a sottolineare le canzoni che secondo me non possono mancare. Alla fine il cast definitivo lo decido nelle 24 ore prima di annunciarlo al TG».

Tra queste canzoni, per esempio, pare che Amadeus sia “impazzito” la prima volta che ha ascoltato Tuta Gold di Mahmood. Farlo tornare all’Ariston peraltro non era così scontato, come per sua stessa ammissione. Ma c’è da dire che in effetti quasi tutti i brani (specie quest’anno) sono diventate delle vere e proprie hit. Dal pezzo di Mahmood a Sinceramente di Annalisa o La noia di Angelina Mango (brano vincitore) e così via.

Se si parla invece dell’artista che ha corteggiato maggiormente Amadeus non ha dubbi: è stato Ghali. Per anni ci ha provato e questa volta per fortuna ci è riuscito, Ma così come lui, anche degli altri con i quali ha giocato la carta vincente del “suo ultimo Festival”.

Questo dunque il segreto di Amadeus e della sua visione di Festival, che possiamo dire è stata davvero vincente!