Amedeo Goria: ‘Io e la Isoardi? No comment. Una volta dovevo fare il gigolò’
Intervista ad Amedeo Goria mentre si rincorrono le voci di una sua bocciatura per l’Isola dei Famosi: dal gossip sulla Isoardi a quando gli proposero di fare il gigolò.
Intervista ad Amedeo Goria
Nelle stesse ore in cui il quotidiano Libero raccoglie i mormorii su una sua bocciatura per l’Isola dei Famosi, Amedeo Goria rilascia un’intervista a Novella 2000. A sentirlo è stato il nostro Stefano Di Capua, che gli ha anzitutto chiesto conto delle voci sulla sua imminente partenza per l’Honduras.
Il giornalista, da oggi ufficialmente in pensione, ha ridimensionato il gossip sorto intorno ad una sua pretesa partecipazione al reality di Canale 5.
Stando a quanto ci ha detto, la produzione lo avrebbe contattato manifestando interesse ad averlo nel programma. Fino all’intervista che troverete da domani in edicola con l’uscita del nuovo numero di Novella 2000, però, nessuno si sarebbe più fatto sentire.
“Le indiscrezioni sono innumerevoli. Ho letto un po’ di tutto, anche che non mi sarei messo d’accordo con la produzione sul contratto, ma non è assolutamente vero.
Io non ho mai avuto nessun contatto con la produzione. Conoscevo un autore, però non ho ancora avuto nessun approccio più deciso, più serio. È ancora tutto un punto interrogativo...
Mi hanno chiesto se mi sarebbe piaciuto partecipare, ma dopo quella chiamata non ho avuto più notizie.
Non so ancora niente e, poi, se eventualmente dovessero dirmi che interesso, dovrei comunque sostenere prima tutte le visite mediche, in quanto la vita sull’Isola non è certamente semplice. Ci sarebbero prove abbastanza impegnative e io non sono più un ragazzino”.
Amedeo Goria e il gossip sulla Isoardi
Prendendo per buone le rivelazioni di Libero, quelle visite mediche non avrebbero avuto l’esito sperato, il che avrebbe spinto Endemol a ripiegare sull'”usato sicuro”: il campione di nuoto e già ex Pechino Express Massimiliano Rosolino. Un vero peccato, visto che sull’Isola dei Famosi Amedeo Goria avrebbe potuto ritrovare una sua vecchia conoscenza. Ci riferiamo a Elisa Isoardi, che i ben informati sostengono abbia avuto in passato un incontro tutt’altro che professionale con l’ex marito di Maria Teresa Ruta.
Lui, messo alle strette, si trincera dietro un laconico “No comment” che racconta tutto e nulla sull’argomento. Resta il fatto che il giornalista la chiama per nome, Elisa, e non nega quanto ormai da tempo si spettegola nell’ambiente.
In vena di rivelazioni, comunque, Amedeo Goria si dice pronto a lanciarsi in qualsiasi esperienza nuova, sia che si tratti dell’Isola oppure – come molti sospettano per la prossima edizione – del Grande Fratello VIP. Rifiutare certo genere di avventure vorrebbe infatti dire covare eventuali rimpianti dai quali il giornalista rifugge.
Quando gli chiesero di fare il gigolò
Una volta capitò che gli chiesero di fare il gigolò, e aver negato la sua disponibilità lo ha portato oggi a pentirsene amaramente. Amedeo Goria ricorda così quella piccante circostanza:
“Dico sempre ai miei colleghi più giovani, che troppo spesso sono concentrati solo sul giornalismo, di cogliere qualsiasi occasione si presenti loro…
Una volta mi hanno proposto addirittura di fare il gigolò. Meditai se accettare o meno, perché quella sera dovevo uscire con la mia fidanzatina dell’epoca. Alla fine sfogliai la tradizionale margherita, lasciando decidere alla sorte che scelse per me: rifiutai. È un mio rimpianto, perché credo che ogni opportunità lecita vada colta e sfruttata, in quanto può arricchire il nostro retroterra esistenziale”.
Il fascino della simpatia
L’invito che gli venne rivolto appare tutt’oggi improbabile persino a Goria, che ripensando al sé di allora ammette:
“All’epoca dei fatti ero magrissimo, con i baffetti, il naso appuntito. Ricordo che un giorno, quando vivevo ancora a Torino, conobbi il titolare di un’agenzia di incontri matrimoniali, hostess e servizi di accompagnamento il quale, una sera, mi proposte di lavorare per lui come gigolò. Uno dei suoi ragazzi non poteva lavorare e a lui servivano due giovanotti che accompagnassero a cena due donne danarose che venivano da Saluzzo e desideravano uscire con due ragazzi del luogo.
Il titolare mi disse che non ero molto carino ma, in quanto giornalista, ero simpatico e avevo una buona dialettica. Sarei dovuto andare in compagnia di un altro ragazzo. Lui sarebbe stato il bello e io quello divertente, insomma. Non accettai, perché all’epoca avevo una fidanzatina e quella sera sarei dovuto uscire con lei a cena.
Se potessi tornare indietro, però, credo che accetterei perché penso che quell’esperienza, per cui mi avrebbero anche pagato, mi avrebbe arricchito e l’avrei ricordata per sempre, mentre oggi neanche ricordo chi fosse la mia compagna di allora”.
L’intervista completa ad Amedeo Goria sarà in edicola su Novella 2000 solo da domani.