Anche i calciatori indossano il pizzo?
Ebbene si. Ecco la scottante rivelazione. Loro, i maschi “de fero” della nostra Repubblica, gli unici veri sciupafemmine incalliti, i…
Ebbene si. Ecco la scottante rivelazione. Loro, i maschi “de fero” della nostra Repubblica, gli unici veri sciupafemmine incalliti, i trita veline per tradizione. Loro che giggioneggiano nudi negli spogliatoi nella robusta certezza che l’occhio del vicino non indugerà mai là dove non batte il rigore, proprio loro indossano il pizzo macramè.
Non ci credete? Abbiamo le prove. Gigi Buffon, Javier Zanetti, Massimo Ambrosini, Massimo Oddo, Alessandro Matri, Pippo Inzaghi e tanti altri hanno ceduto alla tentazione del frivolo, che oggi -furbamente- diventa bandierina della fede calcistica.
In realtà il progetto è molto più serio e meno frivolo di quanto io non stia cercando di farvi credere: si tratta di Cruciani Fair Play, un’idea partita dall’Umbria, sede della storica casa di moda, per aggregare il mondo del calcio intorno a valori quali la collaborazione, lo spirito di squadra, la lealtà… E’ certamente anche una operazione commerciale, e in fin dei conti gli stipendi agli operai bisogna pur pagarli anche in casa Cruciani. Ma l’idea di associare i braccialettini in pizzo (ecco svelato l’arcano) ad un messaggio positivo ci consente di dimenticare per un attimo che si tratta anche di merce da vendere.
Il calcio – argomento che evito come i centri commerciali il 23 dicembre- ha una notevole presa su grandi gruppi di popolazione, e troppo spesso l’amore per una squadra diventa il pretesto per giustificare lo sfogo di una violenza, che sia verbale o fisica, che ben poco ha a che vedere con lo sport e molto ha a che vedere con la becera ignoranza di alcuni soggetti. Sembrerà brutto da dire, ma le bestie esistono. E alle volte sono contagiose con i loro atteggiamenti e riescono a solleticare le peggio corde che tutti noi abbiamo sepolte da qualche parte creando uno spirito di gruppo che porta nella direzione sbagliata.
Qualcuno prova a invertire la rotta? Ben venga! E Ben vengano i calciatori che sposano l’iniziativa, prestando i maschi polsi per indossare ciò che -sono pronto a scommettere- nella vita mai avrebbero pensato: il pizzo macramè.
Tiè, uno schiaffo alla mutandina delle mogli (ammesso che le portino) che perde il primato di unico indumento in pizzo nel guardaroba di famiglia.
Non vi dico di andare a comprarli. Non è questo il mio compito. Vi dico di rilfettere per un attimo su un fatto: se tante squadre hanno aderito e tanti giocatori si sono prestati evidentemente il problema c’è. E loro lo sentono e vogliono dimostrare che si puo’ dare spazio ad uno sport pulito e nel nome di uno spirito diverso.
In fin dei conti, sono ventidue tamarri che inseguono una palla….