Andrea Giambruno: il primo First Gentleman d’Italia
Andrea Giambruno, compagno del premier Giorgia Meloni e padre, con lei, di una bambina nata nel 2016. Il ritratto del primo First Gentleman d’Italia
Andrea Giambruno è il primo First Gentleman d’Italia, come lo chiamano quelli che amano sottolineare l’eccezionalità del ruolo di “compagno del presidente del Consiglio Giorgia Meloni”.
Così facendo si perde di vista la vera eccezionalità, cioè che in 75 anni di Repubblica, solo ora l’Italia sia riuscita ad avere una donna a capo del Governo. Ma comunque è avvertibile lo stupore di un Paese visceralmente tradizionalista di fronte a un uomo che sa stare un passo indietro alla sua compagna, e non soffre per questo.
Abbiamo incontrato Giambruno in uno dei rari momenti in cui appare in pubblico – sempre attento a non prestare il fianco alle facili critiche di chi vorrebbe accusarlo di approfittare della visibilità riflessa -, all’incontro organizzato dall’associazione Una marcia in più – CulturaItaliae, fondata dalla giornalista Mediaset Simona Branchetti con Benedetta Fiorini, già parlamentare e ora presidente dell’Associazione. Due amiche convinte che sia giunto il momento di parlare di “merito” delle donne, avendo per la prima volta a capo del governo una donna.
È tornato in onda
Durante il dibattito, Andrea Giambruno parla con passione del ruolo delle donne in generale, ma in trasparenza si vede affiorare l’esperienza personale.
“Le donne sono in grado di fare mille cose” dice Giambruno, da mesi ormai diviso tra Roma e Milano per condurre Diario del giorno (su Rete 4).
È tornato in video dopo lo stop seguito alla nomina di Giorgia Meloni. “Avevo lasciato la conduzione di Studio Aperto mentre il governo s’insediava e potevo essere passibile di critiche, ma sono un giornalista, questo so fare: raccontare. Prima o poi dovevo tornare. Tanto, pure se aprissi un bar direbbero che lo faccio perché compagno di Giorgia. Che devo fare? Stare a casa e chiedere il reddito di cittadinanza?”, ha spiegato in una recente e rarissima intervista al Corriere.
Lui e mamma Giorgia incastrano agende e orari per non far mancare la presenza alla piccola di casa. Perché chiusi i portoni di Palazzo e spenti i riflettori della TV, tornano a essere una famiglia alle prese con dinamiche comuni a tutti.
Hanno sicuramente più risorse di molti, ma anche responsabilità eccezionali.
“Sapevo che avrebbe dovuto viaggiare tanto, ma non pensavo tutti i giorni”, ha detto al Corriere. E sulla piccola di casa: “Inizia a capire che la madre c’è meno. Ma i genitori sentono lo stato d’animo dei figli e io vedo che lei cresce serena, che non le manca nulla”.
Le donne non sono una specie protetta
“Vero è che tutti devono partire dall’avere le stesse possibilità e conquistarsi il proprio posto con merito”, continua Andrea Giambruno di fronte alla Branchetti. “Ma non si può pensare di essere trattate come panda solo perché si è donne. Se continuiamo a dire che le donne sono uguali agli uomini, le donne perdono quelle caratteristiche di unicità che sono loro proprie.
L’unica cosa che mi permetto di dire a mia figlia è di non omologarsi troppo, di mantenere quelle differenze che hanno le donne. Le donne hanno milioni di caratteristiche che gli uomini non hanno, e che non saranno mai in grado di avere”.
L’insegnamento della Tatcher
Anche in ruoli di vertice serve raggiungere una parità di trattamento e di opportunità, senza azzerare le differenze: “Come diceva la Tatcher, ‘Se vuoi far passare un messaggio dillo a un uomo, se far fare una cosa fallo fare a una donna’”.
E Margareth Tatcher, la Lady di Ferro, a capo del governo inglese per un decennio negli anni Ottanta, di donne al potere se ne intendeva. Anche il suo superiore era una donna d’un certo carisma: la Regina Elisabetta II…
La domanda viene spontanea: con una donna premier la politica finalmente potrà avere quel punto di vista che finora forse è mancato nella visione della cose? “Sicuramente sì. Il presidente è prima di tutto una mamma premurosa e molto attenta. Senz’altro metterà in campo delle politiche che potranno aiutare e sostenere le donne e la famiglia”.
Una famiglia progressista…
Quali saranno le politiche che il presidente (“Se parlo con amici, è Giorgia. Se no, è il presidente”) metterà in campo lo si vedrà. Ma in una società dove tutto è comunicazione, l’organizzazione stessa della famiglia Meloni-Giambruno è un’innovazione, come dicevamo.
Lei più “importante”, più in vista, più impegnata nel lavoro. E lui si dedica con impegno alla famiglia, per dare equilibrio: è roba da paesi nordici. È roba da… progressisti, e fa sorridere avvicinare il concetto al leader politico più di destra che sia mai diventato capo del governo della Repubblica.
“First Gentleman” sarà mai la norma?
L’incontro tra Giorgia e Andrea – ci scuseranno la confidenza, ma qui si parla di storie d’amore, non di politica – è nel 2014. La vicenda è nota: lui è autore in una trasmissione TV, lei arriva, ospite all’ultimo.
Durante una pausa pubblicitaria mangia una banana al volo, ma lo stacco è breve e Meloni rischia di tornare in onda con la banana in mano.
“Io mi precipito e gliela strappo di mano”, ha raccontato Giambruno, “anche con una certa foga. Ci manca la Meloni in diretta con una banana! Non so dire, i nostri occhi s’incrociano in modo strano. È stato un attimo”.
Giorgia Meloni, a Sette, del compagno ha detto: “È un padre fantastico, presentissimo. Passa a Milano una settimana al mese, ma quando è qui lavora quasi sempre di sera, e durante il giorno sta molto con nostra figlia. Ci alterniamo, ci aiutiamo, ci completiamo”.
Dovrebbe essere la normalità per tutte le coppie, per tutte le famiglie. Ma purtroppo ancora non è così. “First Gentleman” è ancora una definizione che fa notizia, che indica una strada da percorrere.
In fondo a quella via c’è un posto dove uomini e donne hanno pari opportunità per pari meriti, e mantengono diverse caratteristiche. C’incamminiamo?
a cura di Massimo Murianni