Angela Carini fa le sue scuse a Imane Khelif per non averla salutata
A seguito delle polemiche delle ultime ore, Angela Carini fa le sue scuse a Imane Khelif per non averla salutata
Questa mattina, dopo essersi ritirata dalla gara, Angela Carini ha lasciato il ring senza salutare Imane Khelif, che le si era avvicinata per consolarla. Sul web nel mentre è scoppiata la polemica e poco fa così la pugile italiana è intervenuta per fare le sue scuse all’avversaria.
Parla Angela Carini
Non si parla altro che di Angela Carini oggi. Questa mattina infatti si è svolto l’incontro degli ottavi di finale di boxe tra la pugile azzurra e l’algerina Imane Khelif, che tuttavia è durato soltanto una manciata di secondi. Dopo aver accusato due colpi infatti la campionessa italiana ha chiesto la sospensione del match e a quel punto si è ritirata dalla gara. Poco dopo la Carini ha spiegato il perché della sua decisione e rompendo per la prima volta il silenzio ha affermato:
“Ero salita sul ring per combattere. Non mi sono arresa, ma un pugno mi ha fatto troppo male e dunque ho detto basta. Esco a testa alta. […] Ho combattuto e sono salita sul ring nonostante le mille polemiche che ci sono state. Ho sentito dei colpi molto forti, ho preso colpi, sono una combattente e la mia Nazionale lo sa, sono una che anche davanti al dolore non si ferma mai. Se mi sono fermata l’ho fatto solo per la mia famiglia”.
Sul web nel mentre è esplosa la polemica. Poco prima di lasciare il ring, Imane Khelif si è avvicinata ad Angela Carini per salutarla e confortarla. La pugile azzurra tuttavia, ignorando la sua avversaria, è andata via senza nemmeno alzare lo sguardo. Sui social così in molti hanno duramente attaccato Angela, che poco fa è stata costretta a intervenire. Come riporta il Corriere infatti la Carini ha fatto le sue scuse alla Khelif per non averla salutata e in merito ha dichiarato:
“Io non sono nessuno per giudicare Imane. Lei non ha nessuna colpa. Le chiedo scusa per non averla salutata. Ho sbagliato. Sono scesa dal ring piena di rabbia. Non ho mai concluso un incontro senza salutare la mia avversaria”.