L’anima dell’estetica con Giuseppe Sito: cambiar naso, una scelta di alto profilo
La rinoplastica è un’operazione che va ponderata poiché definitiva, ma le nuove tecniche di medicina estetica alleggeriscono la responsabilità
La modificazione del naso, come molte delle nostre insoddisfazioni che vengono aiutate dalle nostre tecniche, ha origini antichissime. Già nel ’600, l’antico scrittore Agnolo Fiorenzuola (alzi la mano chi lo conosce) scriveva che una donna che non ha un bel naso non potrà mai avere un bel profilo…
Ma prima ancora, 3000 anni avanti Cristo, in un papiro egiziano, sono state trovate descrizioni di una modificazione del naso, dopo un trauma… Un po’ dopo, più o meno 1500 anni prima della nascita di Cristo, si trovavano scritture della medicina ayurvedica che spiegavano come riparare le amputazioni del naso. Amputazioni che, all’epoca, erano molto frequenti perché praticate ai nemici nelle battaglie o alle mogli infedeli. Più o meno la stessa tipologia di reato…
Ma la vera data di nascita della rinoplastica fu nel 1887, quando un americano (e chi se non loro?) per primo parlò di cinque casi di correzione della piramide nasale. E da lì poi tutti…
Come si vede, una storia davvero antica e segnata da moltissime esperienze che ancora oggi rendono la rinoplastica un intervento complesso e non adatto a tutti.
Rinoplastica: cos’è e chi può farla
Ma che cosa è una rinoplastica e a chi consigliarla?
Il naso è un cosiddetto organo impari, situato al centro del volto e che lo caratterizza molto, sia questo bello o brutto, all’insù o aquilino, romano o alla greca.
Di certo il naso è importante, consente la respirazione ed è unico per ognuno di noi. Quante volte abbiamo descritto qualcuno dicendo… Paolo, quello con il nasone, o Giovanna, quella carina con il naso all’insù… Già, perché per molti anni, soprattutto negli anni tra il 1970 e il 1990, rifarsi il naso era un po’ una moda, e soprattutto andava di moda il nasino all’insù.
Ma ciò che si fa chirurgicamente non si può poi correggere se non con molte difficoltà e non sempre bene, per cui oggi ancora si vedono signore, magari un po’ agée, ma con un naso all’insù per niente adeguato al volto.
E allora? Allora occorre davvero pensarci bene, guardarsi accuratamente (magari con l’ausilio di uno specchio a tre facce e di fotografie), e poi decidere dopo aver lungamente parlato con un chirurgo plastico.
Ricordate bene: un naso che si cambia con la chirurgia poi rimane quello che è. Sarà davvero difficile modificarlo successivamente con altra chirurgia.
Prima della chirurgia
Ma… prima della chirurgia – o in alternativa – qualcosa si può fare, ovvero la rinoplastica medica, ovvero cambiare, laddove è possibile, la forma del naso, con le siringhine.
Questa tecnica, nata solo pochissimi anni fa, è adatta per coloro che hanno soprattutto la cosiddetta gobbetta. Consente di rettilineizzare il naso, è del tutto indolore e poco o nulla pericolosa, in mani esperte, dura più o meno 8 mesi-un anno, e, quel che più conta si può cancellare in caso di insoddisfazione, o ripetere infinite volte, se piace, eliminando così la chirurgia.
Ma per tutti tutti? Nooooo, la rinoplastica medica o anche rinoplastica non chirurgica, è adatta soprattutto a chi ha la gobbetta e NON un naso lungo o grosso, perché in quei casi solo chirurgia può aiutare e non altro.
Però, se invece si è adatti, pensate che soddisfazione uscire dallo studio medico (perché solo i medici lo possono fare)! Già con il naso senza gobbetta, e magari, con l’aiuto di due goccine di botulino, anche tirato un po’ su. Magari non alla francese – non va proprio più di moda -, ma certamente molto ma molto migliorato.
E, come sempre, provare per credere.
a cura di Giuseppe Sito