“La canzone che dà il titolo al disco, ‘Se avessi un cuore’, è fondamentale, perché è un invito a usare il cuore, a essere sensibili e far funzionare la testa, la propria intelligenza emotiva, a mettersi nei panni di chi abbiamo di fronte”. Così la popstar Annalisa spiega il significato della canzone che dà il nome al suo quinto album. “E’ una canzone che pone l’accento sulla tolleranza – spiega – sulla diversità interpretata come ricchezza invece che come distanza. I o provo a mandare un messaggio, poi ognuno ha il suo modo di recepire le cose. Nel disco ci sono tutte le cose che vedo intorno a me, anche il dibattito, finalmente concluso, sulle unioni civili. E’ un discorso generale. A volte ci si focalizza su quello che ti inculcano da fuori, complice il modo di diffusione delle notizie tra social e tv, che ti fanno arrivare informazioni già ‘impacchettate’. Bisognerebbe dare invece più importanza alla nostra esperienza personale, alla sensibilità, metterci noi in prima persona nel momento in cui riceviamo informazioni. Farci la nostra idea, invece che fare nostra quella di altri”.

di La Presse