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Annalisa e Francesco Muglia: ci si ama solo se in due
Il matrimonio della cantante Annalisa e del compagno Francesco Muglia diventa il pretesto per una riflessione sull’amore in generale
Cosa non si fa per vendere un tormentone dell’estate, una di quelle canzoni che si sentono più per il ritmo che per quello che dicono… La canzone di Annalisa (“Mon amour… lei piace sia a me che a te”) spopola ai Pride, con un pubblico impazzito, riceve tonnellate di applausi in Piazza Duomo a Milano, al Love MI di Fedez.
È lei in queste settimane la bandiera dell’inclusività, dell’amore fluido.
Una ribelle? Per niente. Un’inclusivista, quello sì. Ed è quello che conta, contro ogni discriminazione, certo.
Ma tra il cantare e il fare c’è di mezzo il mare. Non per niente Annalisa s’è sposata la settimana corsa in chiesa (“per rispetto alla madre di lei, molto credente”, recitavano Dario Fo e Franca Rame, e pure loro si erano sposati in chiesa nonostante il loro comunismo militante) ad Assisi. Perché il suo lui, Francesco Muglia, vicepresidente marketing della Costa Crociere, è devoto ai frati di Assisi. Tanto che a celebrare la cerimonia c’era un frate amico dello sposo. E al ristorante, la Locanda del Cardinale, era tutto un brindare e gridare “Viva gli sposi”, come si faceva al paese.
La sposa era in bianco e (senza pietà) ha chiesto agli ospiti – un’ottantina – di limitare i selfie, di non postarli. Anche se era un vero peccato non vedere il suo abito Dolce & Gabbana, la bellezza assoluta di lei, e quella di lui, che sembra una sorta di David Gandy, il modello dei modelli, solo più giovane.
I due, bellissimi e sempre in modalità “amo solo te”, si sono poi concessi alla festa per 200 persone, compresa Maria De Filippi, a Tellaro.
La fluidità è una chimera: l’amore resta sempre in due
Il fatto è che la liquidità, la fluidità, l’amore libero e pansessuale funzionano bene in una canzone, ma nella vita è di difficile attuazione.
Perfino per Renato Zero, che ha aperto la strada alla trasgressione, con il suo Triangolo che non aveva considerato, e per Patty Pravo, con Pensiero stupendo di Ivano Fossati, alla fine era più fumo che arrosto. E stiamo parlando di 45 anni fa per tutte e due le canzoni.
Scava e scava e scopri che l’amore, quello vero, è sempre vissuto a due, una lei e un lui, un lui e un lui, una lei e una lei, ma sempre in due.
Tradotto, la coppia magari poi scoppia, ma se si ama davvero ci si innamora sempre in due.