Esistenzialismo e riflessione sociologica: questi i due poli entro cui si muove la ricerca del Maestro Armando Velardo, originario del Basso Lazio, di Castrocielo per la precisione. Figlio del ’900, egli sembra aver partecipato agli entusiasmi delle diverse correnti del secolo. Difatti le scomposizioni e i piani multipli delle figure ritratte si riallacciano a certi stilemi cubisti, i quali, nella sua poetica, rimandano ai concetti di relativismo pirandelliano. Uno, nessuno, centomila…

A uno sguardo accorto non sfuggiranno tali disiecta membra, frammenti ricuciti che racchiudono tutta l’irriducibile complessità dell’essere umano.

La tavolozza, dai colori gridati, lo avvicina invece a un certo filone espressionista, che unisce indissolubilmente etica ed estetica.

Si susseguono in tal modo, dinanzi all’astante, i ritratti dei teatranti della commedia umana: reietti, emarginati, uomini avvinti dal vizio, spiriti saturnini, immersi in un’atmosfera rarefatta, di silenzio inquieto.

Un premio per ricordare il maestro

Forte di tali peculiarità formali e contenutistiche, Velardo riceve un riconoscimento ufficiale dal mondo della critica. Nel 2022 entra infatti a far parte del gruppo Identity Collective del Padiglione Nazionale Grenada, alla 59ª Biennale di Venezia Arte, con l’opera Amiche inseparabili.

La figura, una e trina, antropomorfa, enigmatica, metafisica, è contornata da capelli che divengono radici aeree, accompagnata da uno stormo di uccelli in volo, un inno alla libertà dell’essere, di cui solamente l’Arte e i suoi devoti sono detentori.

Gli occhi fisici sono vacui, pozzo profondo in cui immergersi per approdare allo sguardo interiore del cuore.

Ma ciò che suona come una consacrazione risulta una fase di transizione propedeutica all’ingresso al Metropolitan Museum of Art di New York, presso cui la figura del Maestro sarà celebrata, nel 2024, con una lectio magistralis.

La Fondazione Velardo

Sulla scia del successo ottenuto negli anni e al fine di conservare la memoria del Nostro, scomparso nel 2019, si è costituita la Fondazione Velardo, fortemente voluta dalla moglie Teresa Di Folco e dai figli Andrea, Luigi e Federica.

L’ente sarà inaugurato quest’anno nel centro storico di Castrocielo.

Il rinnovato interesse da parte delle grandi realtà museali d’oltreoceano verso un Maestro contemporaneo italiano fa ben sperare circa un’auspicata riconfigurazione del panorama mondiale dell’arte, in cui sembra esserci finalmente spazio per chi, lontano da fortune facili e agevolazioni, ha sempre operato nel silenzio e nella penombra dello Spirito.

Contatti: www.armandovelardo.com, federicavelardo@hotmail.com

a cura di Ariadne Caccavale