Gossip | Roberto Alessi | Spettacolo | Vip Style
Un bel tacer non fu mai scritto: le ‘cattiverie’ dei VIP contro i colleghi
Da Nathalie Caldonazzo che si scaglia contro la d’Urso all’eterno contrasto tra Magalli e la Volpe: perché tanta “cattiveria” tra VIP?
Un bel tacer non fu mai scritto. Il detto pare risalga al Seicento. Qualcuno lo attribuisce addirittura a Dante, ma evidentemente in pochi lo hanno capito. E la cosa è pure peggiorata in tempi di social, dove non solo non si tace, ma si scrive anche quello che solo si direbbe. E per citare un altro detto – latino questa volta – “Le parole volano ma lo scritto rimane”.
Così come rimangono anche le registrazioni televisive, e con frecciatine mai dimenticate, da Giancarlo Magalli e Adriana Volpe (pare si debbano vedere anche in tribunale tra una settimana) a Morgan contro Maria De Filippi, o meglio contro una sua trasmissione, che lui accusò di bullismo (ma puoi immaginare?), e non sto qui a elencare i personaggi che si sono scagliati contro Selvaggia Lucarelli (che se vuol fare la cattiva è bravissima), a Ballando con le Stelle (pure qui con qualche strascico in tribunale). Per arrivare, poi, a Antonella Elia che gongolando sottolineava che Samantha De Grenet era ingrassata (mentre questa le rinfacciava la sua bassezza).
Io, come dirrettore di Novella 2000, ringrazio caramente. Tutto materiale in più, ma in fondo apprezzo soprattutto anche che in un mare di ipocrisia televisiva ci sia gente che preferisce (magari sbagliando) dire quello che pensa.
Però non apprezzo quando la battuta è inutile, e soprattutto se una delle due parti sorvola, lasciando l’altra con il cerino in mano di un attacco verso il quale non si ha nessuna intenzione di rispondere.
Ed è quello che penso sul mancato scontro tra Nathalie Caldonazzo e Barbara d’Urso.
Nathalie Caldonazzo contro Barbara d’Urso
Nathalie – donna stupenda per altro – che mi sembra pure intelligente (un genio come Massimo Troisi non si sarebbe mai innamorato di lei altrimenti), sul suo social ha parlato malissimo e inutilmente di Barbara d’Urso.
Leggo su fanpage.it che lei “ha risposto a un commento di una fan che le ha scritto ‘Tu saresti cento volte meglio della d’Urso’. ‘Anche tu'”, è stata la pronta risposta della Caldonazzo, che evidentemente non nutre molta simpatia per la collega o più probabilmente per i suoi programmi.
Un altro utente ha quindi attaccato Nathalie, ricordandole di essere stata in passato ospite della stessa d’Urso. La Caldonazzo, però, ha fatto chiarezza: “Sono andata una sola volta 4 anni fa e mi è bastato per la vita”.
Bene, brava, sette più.
Ma che motivo c’era? Che senso ha parlare male di qualcuno che non è presente nella chat? A che serve? Qualche esperto di social mi sottolinea che è un modo per attirare l’attenzione dei follower e trovarne altri.
Possibile che sia una strategia? In ogni caso qualcuno dice: purché se ne parli. Ecco, l’ho fatto. Contenti?
Ragazzi miei, scrivere certe inutili cattiverie non fa bene, diceva un mio confessore. E, per chi ci crede, non porta nemmeno bene.
a cura di Roberto Alessi