Per restare orgogliosi della propria pelle mantenendo inalterata tonicità e bellezza del viso, ecco come rimuovere al meglio acne e altre imperfezioni.

Quali sono gli elementi fondamentali per la bellezza di un volto? Con ogni probabilità le prime risposte che vengono in mente sono: gli occhi, la bocca, i capelli, le proporzioni del viso… Ma c’è un altro fattore che forse più di ogni altro denuncia la nostra età, la nostra salute, la nostra bellezza: la pelle. È il sogno di ogni donna, e anche degli uomini più attenti all’estetica, avere una pelle luminosa, sana, che conservi l’elasticità della giovinezza, che non sia segnata da rughe, acne, brufoli o macchie.

Il make-up fa miracoli, ma si può intervenire più in profondità. Non per coprire, ma per curare nel senso letterale di prendersi cura. Meglio ancora: per stimolare i sistemi naturali di autoriparazione dell’epidermide.

La tecnologia più all’avanguardia, che applico nel mio studio da qualche anno, si chiama Kleresca, ed è una terapia biofotonica, cioè che sfrutta l’energia luminosa fluorescente per rivitalizzare e ripristinare la salute della pelle.

Il primo ad avermi parlato di questa innovazione è stato, tempo fa, un mio paziente, primario molto stimato di un ospedale milanese. “In vulnologia utilizziamo la terapia biofotonica – mi dice – fa miracoli, dovreste provarla anche voi”.

Cosa si intende per vulnologia

La vulnologia è la disciplina medica che si occupa delle ferite croniche, che faticano a guarire, come piaghe da decubito, ulcere da diabete, lacerazioni dovute a problemi vascolari. Lì per lì sembrava qualcosa di lontano dal nostro mondo, quello della chirurgia estetica. Ma poco dopo, parliamo di cinque anni fa, sono arrivati i primi macchinari Kleresca.

Essi permettono di utilizzare questa nuova tecnologia per curare problemi della pelle più comuni (come acne o rosacea), fastidi che possono rovinare moltissimo l’estetica di un volto e rendere difficile la vita di una persona.

Siamo stati tra i primi a fornire queste terapie, e possiamo testimoniare che i risultati sono davvero sorprendenti.

Tutto sul sistema Kleresca

Il sistema Kleresca è composto da una lampada che emette specifiche lunghezze d’onda, e un gel fotoconvertitore che trasforma le onde luminose emesse dalla lampada in energia dinamica, pulsante e fluorescente che stimola i meccanismi riparatori della cute. Complicato nella teoria, ma semplicissimo nella pratica.

L’impegno per i pazienti è minimo: si applica il gel sulla parte da trattare (volto, collo e décolleté, mani sono i punti più comuni), quindi ci si espone per nove minuti alla luce della lampada. Fine. Niente controindicazioni, niente protocolli pre trattamento, niente accortezze particolari per il post. Si può anche prendere subito il sole. Anzi, per i primi giorni resta sull’incarnato una leggera abbronzatura che non guasta.

In genere, 4-6 applicazioni sono sufficienti per curare casi di acne intensa o rosacea. Basta anche meno, per eliminare qualche brufoletto o acne ostinata, può servire di più in casi estremi. I risultati sono poi duraturi, e le eventuali sedute di richiamo possono essere programmate nel corso dell’anno a distanza di mesi. Un regalo che si può fare periodicamente alla pelle, per aiutarla a tenersi in forma da sola per ritrovare tonicità, luminosità, elasticità. E riscoprire la voglia di andare in giro senza trucco, orgogliose della propria faccia.

a cura di Alessandro Gualdi