Can Yaman categorico sulla sua vita privata e parla delle difficoltà sul lavoro
Qualche collega invidioso di Can Yaman? Tutto il mondo è paese, come dice un proverbio, e anche Can Yaman nel…
Qualche collega invidioso di Can Yaman?
Tutto il mondo è paese, come dice un proverbio, e anche Can Yaman nel suo lavoro ha trovato uan certa invidia da qualche collega.
Sarei ipocrita se non dicessi che sono gelosissimi, ma oramai ci sono abituato. C’è una rivalità inenarrabile, ma davanti a certe situazioni le migliori armi sono due: pazienza e sorrisi. Quando si ha successo c’è sempre chi è pronto a screditarti. Se fossi nato brutto, tutti mi avrebbero riconosciuto il talento.
Purtroppo, come accade ad una miriade di altri artisti, la bellezza in certe situazioni può essere un peso, si è sempre visti come dei raccomandati. Tra l’altro, lo stesso Can Yaman non si vede così bello come lo vedono gli altri e il suo interesse va su altro.
Se non fossero gli altri a parlarmi della mia bellezza, nemmeno me ne ricorderei, anche perché non passo di certo il tempo a guardarmi allo specchio. Ma una cosa è certa: non mi considero così bello come mi vedono gli altri. La mia vita ruota attorno all’impegno e non di certo alla superficialità.
Ed infatti forse molto presto potremo vederlo in un lavoro di Ferzan Ozpetek, dopo l’incontro che i due hanno finalmente avuto a Roma.
È stato un incontro fantastico. Dopo tanti messaggi, ci siamo incontrati in pieno centro a Roma. Abbiamo voglia di fare qualcosa di forte e mai visto prima. Mi piace il suo modo di lavorare e mi entusiasma questo scambio di energie.
Speriamo che questo progetto si realizzi e anche in breve tempo perché siamo davvero curiosi di vederlo lavorare con un regista così importante e che realizza lavori di grande spessore.