Canella: la “spumeggiante” storia della prestigiosa azienda veneziana
Da quasi settant’anni un simpatico cameriere identifica le bottiglie Canella. È l’omino Canella, ufficialmente entrato al far parte del prestigioso…
Da quasi settant’anni un simpatico cameriere identifica le bottiglie Canella. È l’omino Canella, ufficialmente entrato al far parte del prestigioso registro dei “Marchi Storici italiani di Interesse Nazionale”, un importante riconoscimento che lo Stato Italiano – e in particolare il Ministero dello Sviluppo Economico – assegnano alle imprese che con il loro impegno hanno fatto la storia del tessuto imprenditoriale italiano.
Si tratta di nomi come Saila, Olio Sasso, Birra Forst, Amaro Lucano, Cirio, Sperlari, Ferrari e Antinori, solo per citarne alcuni in campo alimentare. Riconoscimento a una storia iniziata nel 1948.
Il giovane Luciano Canella è incaricato dalla madre di trovare del vino, buono e beverino, da servire nell’Osteria Forte del ’48, di proprietà della famiglia. Siamo a San Donà di Piave, in provincia di Venezia. Luciano decide di produrre da sé il vino giusto per l’osteria, e produce i suoi primi spumanti, dolcificati artigianalmente. Un grande successo.
Ben presto le richieste di quei vini, freschi e piacevolmente beverini, iniziano ad arrivare da ogni parte. Si passa così da piccola impresa artigianale a cantina di produzione vera e propria. La nascita della “C”, stilizzata e trasformata in elegante e simpatico cameriere risale proprio a quei tempi, quando Luciano dà inizio alla produzione dei suoi vini.
Il logo diviene il marchio identificativo di tutte le sue etichette. È il 1952. La grande intuizione di Luciano, però, è la comunicazione. Creare buoni prodotti è solo il primo passo. Poi bisogna far in modo che la gente li conosca e che il marchio, la “C”, diventi famigliare.
Nel 1988 è la volta del Bellini, proposto per la prima volta in un’inedita versione “ready to drink”. Il successo è mondiale.
Sono passati ormai quasi 70 anni. In azienda è arrivata la terza generazione, il mondo è cambiato. Ma il sorridente cameriere continua a rappresentare un punto fisso.
Per celebrare l’importante traguardo, la casa spumantistica di San Donà di Piave ha lanciato una nuova etichetta: un Valdobbiadene DOCG Prosecco Superiore. Bottiglie disponibili da Esselunga, sia sugli scaffali sia nel sito di e-commerce.