C’è posta per te, uno dei postini racconta cosa succede se il destinatario non apre la porta
A C’è posta per te può succede che il destinatario della busta non apra la porta di casa, a quel punto che succede? lo rivela un postino.
Un nuovo retroscena sui destinatari della busta di C’è posta per te
Ci sono molte curiosità che riguardano C’è posta per te, vari retroscena che riguardano la consegna della posta, i detinatari e il dietro le quinte. Vi avevamo raccontato cosa succede ai destinati della posta e le regole che devono seguire.
Un’ex partecipante aveva infatti rivelato che appena arrivati in albergo fanno consegnare i cellulari e da quel momento se c’è bisogno di contatti con l’esterno è solo tramite i mezzi della produzione. Inoltre nei giorni prima alla registrazione fanno fare diversi colloqui con degli psicologi per capire come stanno coloro che partecipano ma soprattutto se la storia è reale.
Inoltre i destinatari della posta, andando in hotel qualche giorno prima della registrazione, hanno modo di parlare con diversi consulenti d’immagine e scegliere insieme trucco, acconciatura e outfit da indossare in puntata. Una volta finita la registrazione vengono riconsegnati i cellulari e la persona accompagnata in hotel. Da quel momento in ognuno è libero di fare quello che preferisce.
Oggi abbiamo un nuovo retroscena riguardo C’è posta per te sempre inerente ai destinatari dell’invito in trasmissione. A raccontarlo è Giovanni Vescovo, nuovo postino del programma. Intervistato dal magazine TV Sorrisi e Canzoni, il postino ha risposto su cosa succede se il destinatario della busta non apre la porta di casa. “Mi armo di pazienza e aspetto”, ha rivelato. “Poi citofono di nuovo e poi ancora, ma senza diventare troppo invadente. In fondo il mio compito è quello di consegnare un invito, non c’è alcun obbligo di raggiungere poi la trasmissione se la persona non se la sente.”
Giovanni ha anche aggiunto: “Ho vissuto tante esperienze anche se ancora mi si è visto poco. Tra incontri con persone timidissime e altre che hanno fatto resistenza, me ne sono già successe di tutti i colori.”