
Chiara Ferragni, perdite di 10 milioni per la società Fenice
La società di Chiara Ferragni, Fenice, registra perdite di 10 milioni: domani le assemblee per salvare l’impero dell’influencer
Crolla l’impero di Chiara Ferragni. La società Fenice registra perdite di 10 milioni e i soci corrono al riparo: ecco tutto quello che starebbe accadendo in queste ore.
Problemi per Chiara Ferragni
Il 2024 è stato un anno difficile per Chiara Ferragni, sia a livello personale che professionale. A seguito del caso del pandoro gate infatti l’imprenditrice digitale ha dovuto affrontare una serie di problemi, che sembrerebbero non essere ancora finiti. Stando a quanto riferisce Il Corriere della Sera infatti pare che l’impero dell’influencer stia crollando sempre più. In queste ore sono emersi i dati del bilancio della società Fenice, titolare dei marchi della Ferragni, per l’anno 2024. Stando a quanto si evince, negli ultimi mesi i ricavi sono drasticamente calati. Al 30 novembre infatti il brand di Chiara avrebbe prodotto poco meno di 2 milioni di fatturato, con perdite cumulate a circa 10 milioni.
Nel 2023 il bilancio si era invece chiuso con una cifra che si aggirava tra gli 11 e i 12 milioni, mentre nel 2022, prima dello scoppio del pandoro gate, la società registrava ben 14,3 milioni di fatturato. Si tratta dunque di una situazione critica e per questo motivo si starebbe per correre ai ripari.
Secondo quanto riferisce Il Corriere, nella giornata di lunedì 10 marzo Chiara Ferragni e i suoi soci si incontreranno per decidere il futuro di Fenice. Due le assemblee previste: una ordinaria per l’approvazione del bilancio 2023 e una straordinaria per stabilire le prossime mosse. L’idea sarebbe, sempre secondo le voci di corridoio, quella di parlare di un aumento di capitale, per ripianare le perdite e superare questo difficile momento.
Alcune fonti sostengono invece che la società potrebbe puntare ai settori del make up, della gioielleria e della pelletteria, volgendo uno sguardo ai mercati internazionali. Tuttavia al momento il piano industriale non sarebbe ancora in atto. Al momento infatti la priorità è quella di dare una stabilità alla società per il prossimo anno. Solo in questo modo si potrà lavorare a un piano di rilancio.