Claudio Sona: «Sono single e in un libro vi racconterò tutto…»
Claudio Sona, il primo tronista gay della televisione, sta per scrivere un libro. Dopo la sua storia con Mario Serpa,…
Claudio Sona, il primo tronista gay della televisione, sta per scrivere un libro. Dopo la sua storia con Mario Serpa, finita da qualche mese dopo averlo conosciuto negli studi di Maria De Filippi, è tornato alla ribalta della cronaca per lo scambio di messaggi che Juan Sierra (suo ex fidanzato) ha pubblicato.
Noi abbiamo incontrato Sona al Pineta di Milano Marittima venerdì sera, dov’era ospite insieme ad Andrea Damante.
Claudio, dopo i messaggi che abbiamo letto sul web e che sono stati pubblicati di Juan Sierra, ci viene da chiederle il suo stato civile.
«Adesso sono assolutamente single e anche se il mio motto è ‘mai dire mai’, mi sentirei di escludere un ritorno di fiamma con Mario. Non cerco l’amore, ma queste cose non si possono programmare».
A distanza di qualche mese come spiega la fine del rapporto con Mario?
«Credo che abbiano pesato soprattutto le tante notizie inventate su di noi. Tante, troppe bugie create ad hoc da alcuni siti o giornali soltanto per vendere qualche copia in più. Tutto questo ha inciso negativamente sull’equilibrio della nostra coppia, ingigantendo problemi che, forse, con un pizzico di serenità in più, avremmo potuto affrontare in altro modo».
Il pubblico ci è rimasto male, perché sognava il “lieto fine”. Non è stato così.
«La vita reale non è quella della televisione. A ‘Uomini e Donne’ ci vedevamo al massimo due volte a settimana. Una persona puoi cominciare a conoscerla, ma è impossibile innamorarsi».
Se potesse tornare indietro sceglierebbe Francesco?
«Assolutamente no. Ero convinto della scelta e, anche con il senno di poi, penso di aver ascoltato il cuore e dunque, anche se le cose non sono andate bene, sono certo di aver preso la decisione giusta».
Lei è stato stato un personaggio rivoluzionario nel mondo della televisione. Si sente un’icona gay?
«Qualcuno ha provato a darmi delle responsabilità, eleggendomi a portavoce di molti omosessuali, ma io non mi sento, e non voglio essere, un modello. La mia è soprattutto una storia di normalità, la vita di un omosessuale che, in famiglia, sul lavoro e nei rapporti con gli amici, non ha mai subito alcuna discriminazione».
Una vita che racconterà. in un libro. Ci sarà davvero tutto in queste pagine. Retroscena e verità che metteranno a tacere tante voci. Cosa dobbiamo aspettarci?
«Ho sempre voluto scrivere un libro sin da bambino e adesso sto realizzando il mio sogno. Non è però una autobiografia perché quella la scrivono ormai tutti, voglio semplicemente raccontare la mia ‘non difficoltà’ ad essere gay. Viviamo in una società dove si deve fare outing per esternare pubblicamente questa cosa. Io, invece, ho avuto la fortuna di essere sempre stato me stesso. Sono alle ultime pagine e a settembre dovrebbe uscire».
La sua vita è cambiata da quando è arrivato a Uomini e donne: dal bar che gestisce a Verona agli studi romani. La popolarità l’ha portata in giro per l’Italia.
«Mi piace fare delle serate e girare per l’Italia, ma questa vita non mi appaga al 100%. Vorrei continuare a fare il barista e il bar-tender come facevo prima di Uomini e Donne, una passione che ho sempre avuto e che penso sia la mia vera strada. Quella è la mia vita».