
Com’è triste Venezia, soltanto un giorno dopo
Monsieur Aznavour non si offenderà se prendiamo in prestito i versi della sua canzone per fare il punto di Venezia73.…
Monsieur Aznavour non si offenderà se prendiamo in prestito i versi della sua canzone per fare il punto di Venezia73.
Oggi, che tutto il bello del lido verrà smontato e riposto diligentemente nei magazzini comunali, i kilometri di tappeto rosso verranno gettati al macero e le splendide terrazze torneranno ad essere squallidi slarghi di cemento delimitati da balaustre pericolanti possiamo dire la nostra, dopo 10 lunghi giorni di permanenza in laguna.
A venezia73 abbiamo imparato che:
Le cene di apertura si cancellano per solidarietà, ma non v’è obbligo alcuno di devolvere anche solo un euro della somma risparmiata in beneficenza.
Le grandi star esistono. Vengono al Lido ospitate in hotel costosissimi e scomodissimi. Vivono nell’angoscia del contatto con il pubblico e spesso puzzano perche non si lavano. E sul red carpet con quei baffetti conquistano milioni di cuori, ma neanche un naso.
Il lido è invaso da olive taggiasche. Te le ritrovi anche nel cappuccino, a guarnizione, completamento, decorazione o come pietanza esse stesse. E ogni commento è superfluo, incontra la serafica flemma del cameriere che impermeabile mormora sottovoce “ghes***o”
Insieme alle olive taggiasche il lido è invaso dai romani. Si riconoscono subito dal taglio di capelli (assente per lui, anni 90 per lei), per le iridescenze degli ombretti madreperlati (di lei) e perchè iniziano ogni frase con un “che” interrogativo. “che, ti sei offeso? Vabbè…”
Le mutande sono le custodi della dignità. Se dimentichi a casa le prime, verrà meno anche la seconda.
Se arrivi in ritardo trovi chiuso. Anche se sei famosa.
Una camomilla può costare 18 euro. Ma te la portano loro, mica te la devi andare a prendere
Gli uffici stampa creano problemi di cui loro soltanto conoscono le soluzioni, rendendosi in questo modo indispensabili. Geniale e diabolica tecnica di sopravvivenza.
Gli attori sono esseri umani. Hanno le facce che cadono, gli occhi gonfi la mattina, mangiano e si accattano qualsiasi regalo possa essere accattato. Senza pietà. Meno sono importanti, più se la tirano. Ovviamente senza alcun motivo.
Alla fine di tutto, i film sono la cosa che conta meno. L’unica cosa che veramente è importante è il red carpet.
Venezia si fa odiare ma quando te ne vai ne senti la nostalgia. Non vedo l’ora che sia Venezia 74.