Sicuramente alcuni di voi durante la gara delle Olimpiadi di ieri dei 100 rana vi sarete chiesti cosa sono i segni tondi che ha sulla schiena Nicolò Martinenghi. Ebbene qui abbiamo la spiegazione per voi e cos’è il cupping.

I segni sulla schiena di Nicolò Martinenghi: cosa sono

Grande gioia per l‘Italia ieri sera alle Olimpiadi di Parigi 2024. Dopo una giornata piuttosto difficile (oggi ci aspettano altrettante emozioni) per alcune eliminazioni, sono ben tre le medaglie portate a casa dagli Azzurri. A brillare è stato anche Nicolò Martinenghi, che ha firmato l’oro nei 100 metri rana.

I più però nel vederlo gareggiare, non hanno notato solo la straordinaria impresa svolta dall’atleta, ma anche un dettaglio piuttosto curioso. Cosa sono i segni tondi che Nicolò Martinenghi ha sulla schiena? Ebbene c’è una spiegazione. Non sono delle macchie sulla pelle dovuti a qualcosa, come potrebbe aver pensato qualcuno.

I segni che Nicolò Martinenghi ha sulla schiena hanno una forma circolare e, come visto, sono presenti sulla sua schiena, ma anche sulle spalle. Di cosa si tratta? Sono dei “lividi” provocati dalla così chiamata cupping therapy, che in italiano prende il nome di “coppettazione”.

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Cos’è la cupping Therapy usata da Nicolò Martinenghi

A questo punto viene da chiedersi cos’è la cupping therapy e dunque i segni sulla schiena di Nicolò Martinenghi? Si parla di un trattamento praticato tra gli sportivi e deriva dall’antica medicina cinese.

A cosa serve? Nel dettaglio viene utilizzata per lenire i dolori muscolari, specie per chi come gli atleti, ecco perché l’esempio di Nicolò Martinenghi, così come Gregorio Paltrinieri, praticano attività fisica a livello agonistico.

La cupping therapy si esegue applicando delle specifiche coppette in plastica (possono essere anche in vetro) sulla cute del paziente. Vengono messe nella parte in cui si sente del dolore e creano un vuoto all’interno dello spazio coperto dalla coppetta, che viene riscaldata con una fiammella.

L’applicazione delle coppetta, adottata da Martinenghi, ha una durata che va dai 5 ai 15 minuti totali. Si utilizza nello specifico in ambito ortopedico, in fisiatria e fisioterapia.

Come spiegato tra i nuotatori questa pratica è molto in voga. Il primo a portare in scena e dunque di moda la cosiddetta “coppettazione” è stato lo statunitense Michael Phelps. Ma non è stato il solo, perché anche Gregorio Patrinieri si sottopone a tale trattamento, così come Nicolò Martinenghi.

Anche le star pensate usufruiscono di questa pratica. Tra i volti noti c’è anche Fedez, per esempio, ma non solo!

Quali sono rischi e benefici

Secondo quanto si apprende la cupping therapy dà un beneficio al paziente, in quanto migliora la circolazione sanguigna nelle zone trattate. Non ci sono però degli studi che dimostrano se sia efficace al mal di schiena così come ad altri disturbi o problematiche.

La cupping therapy adottata anche da Nicolò Martinenghi, però delle volte può anche provocare degli ematomi, la rottura dei vasi sanguigni, del dolore, infezioni o emorragie. Dunque c’è comunque da fare attenzione.