Cosa è successo ad Anna Oxa?
La risposta è: non si sa. Fine dell’articolo. Vi piacerebbe eh? E invece no. Rimaniamo qui cinque minuti ad osservare…
La risposta è: non si sa. Fine dell’articolo.
Vi piacerebbe eh? E invece no. Rimaniamo qui cinque minuti ad osservare quello cheè successo negli ultimi periodi.
Che la Oxa sia una grandissima interprete della musica italiana è storia, non è certo necessario che sia io a dirlo, ma è bene non dimenticarlo mai.
Certo è che qualcosa è successo, e non solo alle sue sopracciglia.
Seria, distratta, costantemente malmostosa fa di ogni mosca che vola contromano l’occasione buone per scatenare una polemica che per lo più si argomenta sulle fragili gambe del mi piace o non mi piace.
Attacca ferocemente Virginia Raffaele per aver spinto un po’ l’acceleratore nella sua imitazione di Jessica Rabbit, dissociandosi in conferenza stampa da contenuti a suo parere sbagliati ( la Raffaele nella sua parodia incitava le donne a “darla via”) come se non fosse evidente anche ai sassi che l’intento della Raffaele non era quello di veicolare messaggi a suffragio della marchetta on the go, ma molto semplicemente quello di divertire facendosi beffa di un personaggio di fantasia che dell’essere sensuale e sessuale ha fatto una bandiera e che molte soubrette hanno maldestramente cercato di emulare. A dirla tutta poteva perfino essere una pungente analisi del mondo dello spettacolo, dove troppo spesso si scambiano lucciole per artiste ( e mi scuseranno le lanterne se le ho sostituite nel vecchio adagio)
Ma non paga della bella e opportuna dichiarazione, Anna riesce a mettersi di traverso proprio nella finale, ingaggiando un battibecco con il giornalista Davide Maggio ma soprattutto mettendo terribilmente a disagio una delle concorrenti, alla quale ha rivolto una domanda a proposito degli incassi dei diritti d’autore.
Ora: lei brava, è un’artista, la adoriamo e le dedicheremo presto una via in centro a Parigi. Ma se non le piace fare televisione, se non sopporta il confronto con i giornalisti e con ospiti che legittimamente può anche non apprezzare, se i colleghi le sembrano indegni della sua attenzione e i ragazzi diventano per lei i portavoce di un sistema marcio, ma non faceva prima a rimanere a casa?
Pensi, signora Oxa, che dal mio divano a due posti comprato all’angolo delle occasioni, con il telecomando si può perfino cambiare canale.
L’avevamo tanto attesa, e l’amaro che ci lascia questa apparizione è tanto più intenso quanto più torna vivo il ricordo di una sella che ci ha fatto sognare.
E adesso, se crede, mi aggiunga pure alla lista dei cattivi.