Cristiano Malgioglio festeggia, a Milano, la regione Puglia
La regione Puglia festeggia a Milano con Malgioglio e Brachino Al Baglioni Carlton Hotel di Milano si è tenuto l’evento…
La regione Puglia festeggia a Milano con Malgioglio e Brachino
Al Baglioni Carlton Hotel di Milano si è tenuto l’evento “Benvenuti in Puglia”. Il tradizionale fuori salone organizzato in occasione della Borsa Internazionale del Turismo dove c’era anche Cristiano Malgioglio.
All’evento anche Cristiano Malgioglio
Lì sono state presentate le novità turistiche, i trend e le proposte culturali ed enogastronomiche della Puglia per il 2018.
Tra gli amanti della regione con la maggiore reputazione turistica del Mezzogiorno, da anni protagonista incontrastata dell’estate italiana, Adriano Galliani, il direttore di Videonews Claudio Brachino con Barbara Benedettelli.
E ancora: Susanna Messaggio, il direttore di Nuovo Riccardo Signoretti, Ignazio La Russa, Federico Novella e Francesco Vecchi, Arturo Artom, Candida Livatino, il giornalista Ivan Damiano Rota.
Presenti alla serata anche: Silvana Giacobini, Ambra Orfei, il direttore di Sono Alessandro Banchero e quello di Rete 4 Sebastiano Lombardi. Pure Cristiano Malgioglio, Maria Luisa Trussardi e tanti altri.
Ad essere celebrate: spiagge segrete, baluardi, vie sacre, tradizioni, bellezze nascoste ma soprattutto, nell’anno dedicato al Cibo, le tipicità enogastronomiche della regione, tra le tre mete preferite per gli amanti del genere insieme a Toscana e Sicilia.
In un ideale percorso del gusto, dal Gargano al Salento, realizzato con il supporto dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia.
Tanti ospiti sono intervenuti: addetti ai lavori, stampa e personaggi del mondo della politica, dello spettacolo e dello sport.
Grande serata con la musica di Piero Salvatori. Mozzarelle, salumi tipici, ricchi premi e cotillons. Ricordiamo, a proposito di Barbara Benedettelli, che è uscito il suo ultimo libro che parla di molestie agli uomini.
Solo un uomo su dieci confessa di aver subito una molestia. Che si tratti di episodi risalenti all’infanzia o all’adolescenza, o anche più recenti, l’aver vissuto una molestia resta un tabù.
Lo rivela una ricerca del pool di psicologi dell’associazione “Donne e qualità della vita”, guidato dalla dott.ssa Serenella Salomoni, realizzata su un campione di 1234 uomini sparsi in tutta Italia.
“50 sfumature di violenza” il libro di Barbara Benedettelli
In occasione dell’uscita del libro di Barbara Benedettelli, in cui si parla anche di molestie sessuali sugli uomini, “50 sfumature di violenza”.
Femminicidio e maschicidio in Italia” (Cairo Editore). Che sia una donna o un uomo a subire le molestie poco cambia. C’è poca disponibilità a confessare.
Le motivazioni sono dovute ad un senso di vergogna (18%), insicurezza (15%), mancanza di dialogo coi propri amici o la propria compagna (13%).
Terrore che la cosa si venga a sapere in giro (22%), la mancanza di attenzione dell’opinione pubblica alle molestie subite dagli uomini (9%).
Ma quando uno decide di parlare, generalmente a chi si rivolge?
- Al primo posto l’amico del cuore (17%),
- C’è chi preferisce chat o amici conosciuti su facebook (14%),
- Colleghi di lavoro (9%),
- I genitori (5%) o altri parenti (3%),
- All’ultimo posto la propria moglie o compagna (1.5%).
La ricerca si è anche focalizzata su quali sono gli uomini più aperti a parlare di questi problemi o che lo farebbero: in testa ci sono bolognesi e milanesi (19%).
La violenza femminile sugli uomini
Il fenomeno della violenza femminile sugli uomini rimane ancora oggi sottovalutato.
Per quanto riguarda la violenza sugli uomini c’è una mancanza di informazione e di cultura nonché molti pregiudizi.
Ma il numero di vittime maschili di molestie è elevato, come afferma Barbara Benedettelli nel libro rileggendo i dati sulla violenza contro le donne da un punto di vista inedito.
“Sulle 4000 violenze sessuali rilevate dal Ministero dell’Interno per il 2015, oltre il 19% sono state compiute sugli uomini, circa 760.
Eppure, la maggioranza delle persone sembra non credere che l’uomo possa subire una violenza sessuale come la donna. Questo fa sì che gli uomini non denuncino gli abusi per non sentirsi inferiori”.
-di Ivan Rota