Damiano Sergio Massaro: a self-made man
Ricercatore e artista a tutto tondo, ecco chi è Damiano Sergio Massaro: l’amore per l’arte a braccetto con quello per la scienza
È il 2001 quando Georgette Yakman mette in moto una rivoluzione nel campo didattico, trasformando l’approccio STEM (acronimo di Science, Mathematics, Engineering, Technology) in STEAM: dove la A di Art, intesa nell’accezione di scienze umane, etica, ideali e espressione creativa, getta le basi di un nuovo approccio interdisciplinare secondo cui l’arte, in quanto mezzo di comunicazione, viene richiamata poiché in grado di diffondere idee, concetti e sentimenti in maniera armonica rispetto all’innovazione e alle trasformazioni tecnico-digitali del mondo.
Damiano Sergio Massaro, in arte DamianoSergio, romano classe 1985, con la sua storia personale sembra essere l’emblema di questa tappa fondamentale del sistema scolastico, sebbene sia approdato a una tale forma mentis in totale autonomia.
La passione per scienza e arte
Da sempre attratto dalla scienza e dall’arte, trova nella prima una madre premurosa e rassicurante, in grado di dettare regole e teoremi, nella seconda una confidente con cui mettersi a nudo senza filtri, snocciolando incertezze e inquietudini personali, fino a trovare il coraggio di donarsi al mondo.
Laureato in Biotecnologie Mediche Applicate, specializzato in ricerca di Farmaci e malattie genetiche rare pediatriche, DamianoSergio è inoltre Maestro di arti visive (dal 2008), autore del romanzo SWITCH (edito nel 2016 e nel 2022) e cantautore (dal 2020, con il supporto del manager Valerio Trimboli e del produttore Federico Kay, sotto l’egida dell’etichetta discografica Strakton Records).
I tre singoli rilasciati, Come sembra, Tropicale e Parole e Pallottole, presenti su tutte le piattaforme musicali, costituiscono l’espressione più autentica di un’anima sensibile, delicata, alle prese con un mondo interiore ove vi è sempre una riconciliazione dei contrasti.
In realtà, tutta la sua produzione artistica è un’avvincente narrazione di legami, stati d’animo in cui la disciplina scientifica riaffiora sempre. Ad esempio, nella stesura e nell’orchestrazione cromatica, nell’interesse anatomico o nella natura aritmetica alla base di ogni composizione sonora e vocale.
Come punto di riferimento, è sempre la razionalità scientifica ad arginare e semplificare la complessità emotiva da cui rischia di essere soverchiato. Un rapporto simbiotico quindi, sin dall’età scolastica, quando il Nostro è determinato a ritagliarsi il suo posto nel mondo.
Raggiunge la solidità economica come ricercatore farmaceutico, ma è la creatività a fornirgli quegli strumenti utili per la costruzione di architetture dell’anima tenute insieme da un intimo sentire.
a cura di Ariadna Caccavale