Davide Astori, capitano della Fiorentina, è morto nella notte tra sabato e domenica 4 marzo.

Il suo cuore si è fermato, è stato trovato senza vita nella sua camera, nell’albergo che ospitava la squadra che doveva giocare contro l’Udinese.

Il ricordo di Davide Astori

Astori lascia una compagna, Francesca Fioretti, e una bimba di due anni, Vittoria. Davide e Francesca si erano conosciuti nel 2013, quando lei era appena tornata in Italia dopo l’esperienza in Vietnam come concorrente di Pechino Express.

Complice la grande passione per i viaggi del calciatore, lui e Francesca si erano subito piaciuti e innamorati, e nel 2016, a febbraio, era nata la loro bambina, Vittoria.

Vittoria, come quella che Davide sul campo cercava con determinazione nei 90 minuti di gioco. Per questo era capitano della Fiorentina, per la grinta che trasmetteva ai compagni.

Tutto il mondo del calcio si è stretto intorno a Francesca e a Vittoria, rendendo immortale il ricordo di quel ragazzo andato via troppo presto.

L’amore tra Davide Astori e Francesca Fioretti

A partire da due grandissimi del cacio italiano, Francesco Totti e Gigi Buffon. Scioccato, incredulo, l’eterno capitano della Roma. Lui e Davide hanno giocato insieme tre anni fa.

Commosso il portiere della nazionale. Gigi ha voluto ricordare così Astori, compagno in maglia azzurra:

«Eri l’espressione migliore di un mondo antico, superato, nel quale valori come l’altruismo, l’eleganza, l’educazione e il rispetto verso il prossimo, la facevano da padroni.

Sei stata una delle migliori figure sportive nella quale mi sono imbattuto».

Ai funerali di Davide, nella basilica di Santa Croce a Firenze, oltre ai tanti colleghi calciatori, c’era una città intera a salutare un uomo gen- tile: erano in 12 mila davanti a Santa Croce.

Firenze è così: una città “dif-ficile” in cui vivere, soprattutto se non nasci lì. Ma una città che, quando ama, ama con tutta se stessa.

Anche il mondo dello spettacolo si stringe a Francesca e Vittoria. Basta aprire Instagram, pieno di foto di Davide e frasi che sottoli- neano quanto fosse ben voluto da tutti.

Eros Ramazzotti scrive «Ciao Davide, grande capitano, sono vicino alla tua famiglia e a tutti i tuoi migliori amici. Un atleta che viene a mancare a 31 anni, ci deve far riflettere a fondo».

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-di Alessandro Cassaghi

L’articolo completo lo trovate nell’ultimo numero di Novella2000 in edicola da oggi 15 marzo.