Elio e le Storie Tese chiudono il profilo X: il motivo è Elon Musk
Elio e le Storie Tese annunciano la chiusura del loro profilo X e il motivo è Elon Musk: arriva il comunicato ufficiale
Con un post pubblicato sui loro profili, Elio e le Storie Tese annunciano la chiusura del loro profilo X. Il motivo è Elon Musk.
Elio e le Storie Tese lasciano X
Sono ore di grande tumulto sui social e proprio oggi a finire al centro dell’attenzione mediatica è stata una delle band più amate in Italia: Elio e le Storie Tese. Il celebre gruppo infatti ha pubblicato un post sui suoi canali che ha immediatamente attirato l’attenzione del web. Gli artisti hanno infatti annunciato la chiusura del loro profilo X. Il motivo? Alcune recenti dichiarazioni di Elon Musk, che come è noto è il proprietario del social network. Questo quanto si legge nella nota rilasciata dalla band:
“Buongiorno, cari amici! Abbiamo deciso di chiudere il nostro profilo su X, ormai sempre più simile a una cloaca. Riteniamo Elon Musk un pericolo per la democrazia e la libertà e non abbiamo intenzione di continuare a far parte di una piattaforma di cui è proprietario e che utilizza spudoratamente per la sua orribile propaganda. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno seguito negli anni: ce ne andiamo e vi invitiamo a fare lo stesso. Potrete continuare a trovarci sul nostro sito e sugli altri social”.
Elio e le storie tese, che come si legge hanno invitato tutti gli utenti ad abbandonare il social, non sono stati gli unici a decidere di lasciare definitivamente X. A chiudere il suo profilo, sempre per lo stesso motivo, è stato anche Piero Perlù.
LEGGI ANCHE: Shaila Gatta e Lorenzo rivelano cosa è accaduto sotto le coperte
Il cantante infatti ha annunciato sui suoi altri profili, che ha deciso di dire addio alla piattaforma di Elon Musk, e ha così dichiarato: “Molti mi dicono che sono un folle a prendere questa decisione ma credo che oggi sia fondamentale dare dei segnali chiari di dissenso civile verso chi sta restringendo sempre più le nostre libertà personali anche attraverso le propagande politiche”.