Elodie affronta le accuse degli hater e rivela perché si spoglia spesso
Dopo tante accuse da parte degli hater, Elodie si racconta rivelando perché nei concerti e nelle foto social si spoglia
La parole di Elodie sul suo spogliarsi e il rapporto con gli hater
Se dovessimo fare una lista dei personaggi del 2023 sicuramente ci sarebbe anche il nome di Elodie, considerata dal magazine GQ la performer dell’anno. Proprio la rivista ha dedicato molte pagine alla cantante e l’ha intervistata. Molti argomenti sono stati toccati, dalla musica alla politica. E non si poteva non parlare delle sue performance e dei post sui social che sono molto spesso senza veli.
La questione dello spogliarsi è stata di recente al centro della polemica, in particolare dopo la pubblicazione della foto completamente nuda dove a coprirla ci sono solo i lunghi capelli. Tra l’altro quella foto è diventata successivamente un disegno di Milo Manara trasformato nella cover di Red Light. Ma cosa risponde la cantante a chi l’accusa di spogliarsi per attirare l’attenzione? O a chi dice che si sveste perché pecca nel canto e nella musica?
“C’è chi pensa che io mi spogli per gli uomini, ma quando mai?”, ha raccontato. “Spogliarsi è un gioco, significa sentirsi liberi di esprimersi nello spazio. Il tipo di risposta che ho ricevuto però dimostra quanto il corpo sia ancora un argomento complesso per noi donne”. Infatti i commenti da parte degli hater sono tanti e anche cattivi. Elodie ha un pensiero su questo odio social: “Agli hater sono abituata, sono il rovescio della medaglia della popolarità, che è un pacchetto che ti devi prendere tutto, con i suoi pregi e i suoi difetti. E poi credo che persone così piene di odio siano persone che soffrono tanto”.
Sul suo ultimo album, Red Light, e il motivo per cui lo ha fatto ha raccontato: “Dopo la mia prima data al Forum, ho notato che mancava qualcosa. Mi mancava la cattiveria, mi mancava il club. Il mondo che mi ha cresciuta prima di fare la cantante”. Prima di X Factor e di Amici, infatti, la cantante ha lavorato a lungo come cubista.