Emma Marrone, Elisa ed Elodie sono state strepitose ad Amici con la loro interpretazione di La cura di Battiato
Mi conoscete, sono Roberto Alessi, non sono certo uno che si fa abbindolare facilmente (a parte da Marco Mazzoli con…
Mi conoscete, sono Roberto Alessi, non sono certo uno che si fa abbindolare facilmente (a parte da Marco Mazzoli con lo scherzo del trans in cui sono caduto come io solo), ma se vi dico che sabato scorso ad Amici ho assistito ad una delle pagine più belle della musica italiana dovete credermi.
Emma Marrone, Elisa (è una persona incredibile anche da un punto di vista umano) e Elodie, una ragazza che credo rivedremo molto, molto spesso (e se non accade è perché i produttori sono degli incapaci) hanno interpretato insieme La cura di Battiato (potete rivedere la replica su Witty la web tv di Maria De Filippi) e son state strepitose.
È stato un momento di vera poesia. La cura era anche la canzone di Gianfranco Funari e Morena, sua moglie, lui l’aveva anche incisa, era la canzone del loro amore quando lui si è ammalato.
D’altra parte la canzone parla a una persona amata che sta soffrendo. Straziante perché tutti noi hanno amato qualcuno che ha sofferto. È la vita.
Il testo dice:
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d’umore,
dalle ossessioni delle tue manie.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce per non farti invecchiare.
E guarirai da tutte le malattie,
perché sei un essere speciale,
ed io, avrò cura di te.
È quello che diceva Morena a Funari. Non ero particolarmente amico, ma negli ultimi mesi Funari mi chiamò in sala di rianimazione, all’ospedale, dove era andato anche in coma, voleva parlarmi, chissà perché ha pensato a me? «Perché mi piaci, ti sento in tv», diceva. Non so se ci credesse davvero, ma sono corso.
La cura per lui era una sorta di testamento del suo amore per Morena.
Quando ho sentito la canzone cantata da Emma, Elisa e Elodie (che strano, si vede che la iniziale E rende particolarmente carismatiche le artiste come loro) ho pianto tutte le mie lacrime pensando a Funari, alla disperazione di dover lasciare Morena sola, ma non ho pianto solo io.
A Maria De Filippi va il mio grazie per averci regalato un momento così profondo, mi ha accarezzato il cuore. Un abbraccio a tutti quelli che condividono con me questa emozione, Roberto