Molti di voi sanno che tra me e Paola Ferrari i rapporti si sono incrinati, e non certo per mia scelta. La signora Ferrari, in più di un’occasione, ha cercato di attaccarmi, sui social o nelle interviste. Pazienza.

Un’amicizia profonda che si perde provoca sempre sentimenti dolorosi e altrettanto profondi, ma non intendo qui parlare dell’argomento.

Ma la decisione da parte della Rai di cui è vittima la giornalista Paola Ferrari non può passare sotto silenzio. Da sempre le mie stelle polari sono la professionalità e la competenza, e la signora Ferrari ne è dotata al di là di ogni dubbio, di ogni considerazione personale.

La decisione della Rai su Paola Ferrari

Questo il quadro della situazione: la direttrice di Rai Sport Alessandra De Stefano ha deciso che Paola Ferrari non farà più parte della squadra che segue la nostra Nazionale di calcio. Un cartellino rosso, un’espulsione che è un atto inqualificabile.

Paola Ferrari è una professionista, che per anni ha dato lustro allo sport italiano con la sua competenza e professionalità. A lei va tutta la solidarietà mia come imprenditore, come senatore e come persona.

Mi fa piacere che la decisione Rai (su cui spero si decida di tornare, ridando a Paola quel che merita) sia stata accolta da un coro quasi unanime.

Vittorio Sgarbi l’ha detto benissimo:

“Dire che la cosa sia iniqua, benché non conosca bene la vicenda, mi pare legittimo. Le sue qualità sono note e quindi forse è bene che la Rai si ricreda e ritorni a far parlare questa voce amata, questo volto così apprezzato”.

Leggo su ilGiornale.it che commenti come “Almeno avessimo avuto la consolazione di vedere la meravigliosa Paola” o “Se c’eri tu saremmo passati” sono diventati virali.

Ignazio La Russa, di Fratelli d’Italia, Vice Presidente del Senato, uno che di calcio se ne intende per davvero, dice:

“La televisione di Stato, eliminando la bravissima ed amatissima giornalista Paola Ferrari, ha sbagliato perché questa scelta non rispetta i gusti del pubblico e la professionalità di una grande conduttrice”.

Anch’io auguro a Paola Ferrari tutto il meglio, personale e professionale.

a cura di Daniela Santanchè