Esclusivo Luciano Ligabue: «La mia anima Made in Italy»
Un regista a tempo di rock. Luciano Ligabue è tornato dietro la macchina da presa per il suo terzo film,…
Un regista a tempo di rock. Luciano Ligabue è tornato dietro la macchina da presa per il suo terzo film, Made in Italy.
Una tormentata dichiarazione di amore verso il nostro Paese ispirata al suo omonimo concept album.
Al centro della storia c’è Riko, un uomo onesto che lotta per non perdere la sua famiglia dopo che nella sua vita tutto è diventato all’improvviso precario.
Il Riko del film è Stefano Accorsi alla sua seconda collaborazione con il Liga a 20 anni di distanza da Radiofreccia, il film cult del 1998.
Da allora molte cose sono cambiate per entrambi, soprattutto nella vita privata.
Chiusa la relazione con l’ex-modella Laetitia Casta, Stefano è diventato padre del suo terzo figlio, Lorenzo, avuto dalla moglie Bianca Vitali, figlia del direttore di Tv Sorrisi e Canzoni Aldo Vitali.
Luciano, invece ha sposato in seconde nozze Barbara Pozzo da cui ha avuto Lidia, secondogenita del cantante. Liga è anche padre di Lorenzo, detto Lenny, avuto dalla prima moglie.
La terza star del set è Kasia Smutniak che veste i panni della moglie di Riko, Sara.
Per l’attrice polacca il film sembra essere stata un’opportunità per conciliare lavoro e famiglia. Il produttore di Made in Italy è Domenico Procacci, da cui Kasia ha avuto Leone nel 2014.
«Da dieci anni rifletto su cosa voglia dire sentirmi italiano, perché amo tanto questo Paese e perché non ne sopporto più i difetti», ha rivelato al mensile Ciak.
La sensazione però è che nonostante il successo al cinema, nella musica e persino in libreria, Ligabue resti sempre fedele a se stesso e con i piedi ben piantati a terra.
Sarà merito del Dna di nonno Marcello, eroe della Resistenza, o delle orgogliose origini reggiane?
Il cantante infatti non ha mai voluto allontanarsi dalla sua Correggio, la città dove è nato, cresciuto e dove ha iniziato facendo una lunga gavetta.
Liga, prima di diventare uno dei rocker più amati, è stato bracciante agricolo, operaio metalmeccanico.
E ancora: ragioniere, conduttore radiofonico, commerciante, promoter, calciatore e persino consigliere comunale.
Il successo è arrivato nel fatidico 1995 quando Buon Compleanno Elvis, l’album di un Luciano ormai 35enne.
Questo è schizzato in vetta alle classifiche superando il milione di copie vendute. Certe notti è antrata nell’immaginario collettivo italiano.
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