Eva Kisimova: la passione per i gatti della Sibilla-modella
Eva Kisimova ci racconta la sua passione per i gatti, tra volontariato e iniziative per salvare gli amati felini da solitudine e abbandono
La fotomodella con la passione dei gatti
Yanez, Milo, Freddy e Merlino. Rispettivamente bianco, tigrato, rosso a pelo lungo e tigrato a pelo lungo. Sono i quattro amatissimi gatti di Eva Kisimova, la fotomodella medium originaria della Bulgaria diventata famosa grazie alle sue immagini su importanti riviste cartacee (come Formen e Penthouse) e online, e al coming out relativo alle sue capacità medianiche ed esoteriche.
Eva, quindi, non è solo una Sibilla, ma anche una cats lady, una gattara, come lei stessa tiene a precisare.
“Amo i gatti perché vanno conquistati, perché non danno attenzione a tutti, ma se ci riesci la loro vicinanza è impagabile”, dice. “Con loro trascorro ore di relax e meditazione. I felini sanno regalare pace e amore senza chiedere nulla in cambio, e io preferisco stare con loro che con le persone. Da piccola mi sentivo una gattina, da grande sono diventata la donna gatto, che vuole salvare tutti i gattini in brutte situazioni”.
L’impegno nei gattili
I suoi fedeli amici a quattro zampe sono stati infatti tutti salvati dall’abbandono, recuperati dalle volontarie di un gattile e adottati dalla Kisimova, lei stessa volontaria di un’associazione animalista.
“Aiuto con quello che posso, porto coperte, asciugamani e cibo. Spesso contribuisco economicamente”, rivela. “È una missione: molte volontarie catturano i gatti di strada, li sterilizzano, li curano, li vaccinano e poi li riportano nella loro colonia. Altre invece si occupano del benessere delle colonie stesse”.
Conclude: “Conosco tutte le colonie dalla città nella quale vivo. A volte intervengo per aiutare gatti che partono con i rifugiati dall’Ucraina e che sono costretti a rimanere alla frontiera a causa della burocrazia o per motivi legali. L’anno scorso, durante l’inverno, ho partecipato alla realizzazione di un riparo per il freddo. Ci sono un sacco di cose da fare, basta amare i felini”.
a cura di Mattia Pagliarulo