Federica Carta si racconta dopo la pubblicazione del suo libro

Cosa ti ha spinta a scrivere questo libro?

“È stata un’esperienza nuova che mi ha arricchita tantissimo. Non solo la scrittura ma anche quello che poi è venuto dopo. Le persone che mi dicono che il libro è stato loro d’aiuto o anche tutte le persone che ho incontrato nel corso degli instore. Volevo fare una cosa diversa sempre con le parole. Volevo parlare alle persone attraverso qualcosa che non fossero i social o le canzoni”

Di chi temevi di più il giudizio?

“Il primo giudizio che io temo è il mio. Quando giudico me stessa poi metto in ombra tutto il resto. Quindi ho dovuto pensare positivo, ho scelto io di farlo e me ne assumo le conseguenze come tutto quello che faccio e che farò nella mia vita. Ovviamente il giudizio principale che preoccupa tutti poi è quello delle persone che non ti conoscono e non hanno voglia di capirti”

Non hai avuto paura di parlare anche del dolore nella tua vita. E hai ammesso che è parte integrante delle tue canzoni, che quasi ti spinge a scriverle. Tanto che ti sembra di farne poche di allegre.

“Non penso di aver mai scritto una canzone allegra. In ognuna c’è sempre un retrogusto di rabbia…sarà che sono sempre arrabbiata con qualcuno o, molto più probabilmente, con me stessa”

Ma non è tutto.

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