Le parole del professore Massimo Falconi

Proseguendo l’intervista, il professore Massimo Falconi svela anche cosa succede quando questo tipo di tumori porta a relative complicazioni, cosa che per fortuna non è accaduta a Fedez:

“Se la rimozione del tumore è parziale o se la scoperta è tardiva e ci sono già metastasi, oppure in caso di recidive che si presentano nel tempo. Oggi abbiamo comunque a disposizione diversi tipi di farmaci. Dalla chemioterapia (efficace solo in alcune forme) agli analoghi della somatostatina, dai farmaci a “bersaglio” fino alle strategie locoregionali (come l’embolizzazione o la termoablazione epatica). Recentemente poi è stata approvata anche in Italia la nuova terapia radiorecettoriale, in grado di veicolare un’energia “distruttiva” mirata in modo specifico sulle cellule cancerose”.

Il professore Falconi però porta anche belle notizie. Il chirurgo che ha operato Fedez infatti parla anche delle percentuali di guarigione da questo tipo di tumori, che per fortuna sono sempre più alte:

“Anche in questo caso tutto dipende dal tipo di tumore presente nel singolo malato e dallo stadio della neoplasia al momento della diagnosi. Ma la sopravvivenza a 5 anni nel nostro Paese è alta, superiore al 60%. Negli ultimi anni, con le nuove terapie abbiamo fatto passi in avanti significativi. È però determinate essere curati in centri di riferimento, dove operano gruppi multidisciplinari di esperti, perché servono le competenze di diversi specialisti”.

Non resta che rinnovare i nostri più sinceri auguri a Fedez, e fare al cantante un enorme in bocca al lupo.

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