Filippo Bisciglia grato al dottore che l’ha curato

Furono anni difficili per Filippo dove al massimo poteva rimanere zoppo. Ma c’è stato un dottore che lo ha salvato e fatto rinascere.

A quel tempo l’unico trattamento era ricorrere alla chirurgia con un’operazione che mi avrebbe reso zoppo. Mia madre invece si affidò al Dottor Milella che stava sperimentando una nuova cura, molto più lunga, ma che mi avrebbe permesso di non rinunciare alle mie gambe. Grazie a lui sono diventato il primo bambino ad aver sconfitto il morbo di Perthes in questo modo. Fino all’inizio dell’adolescenza sono stato costretto ad andare tutte le settimane a fare i controlli. Poi mia madre buttò tutte le foto che mi ritraevano dai due ai cinque anni. Di quel periodo non ricordo nulla, solo il viso di questo dottore e un grande neo che aveva vicino al naso.

E, come detto, da quel momento la sua vita è cambiata e Filippo è diventato quello che oggi tutti conoscono, cioè pieno di vitalità e pronto a mettersi sempre in gioco.

Appena mi fu data la possibilità di fare sport, presi la racchetta e decisi che avrei dovuto dare il massimo. E così sarebbe dovuto essere in tutte le cose.

Infatti ha giocato fino alla maggiore età a livello agonistico a tennis, arrivando in C2.

Ti potrebbero interessare anche:

Alex Migliorini parla di Alessandro D’Amico: il contesto era più forte del sentimento

Leonardo Greco dopo la storia con Diletta adesso è felice con una nuova ragazza

Angelo Pisano di Uomini e donne over racconta il suo passato tragico e pieno di violenza

Indietro