
Forma sana: la bellezza non è un capriccio
La medicina estetica inclusiva e non invasiva di Alessandra Patti e Pietro Carlomagno, titolari del Centro Medico Forma Sana
La medicina estetica sta vivendo una trasformazione significativa, spostandosi verso un approccio più inclusivo e meno invasivo. Secondo le previsioni, il mercato globale della medicina estetica crescerà da 21,5 miliardi di dollari nel 2024 a 53,2 miliardi di dollari entro il 2032.
In Italia, questo settore rappresenta già il 2,2% del mercato sanitario nazionale, con un valore stimato di circa 277 milioni di euro. Questo trend riflette un cambiamento culturale verso la bellezza accessibile e sicura per tutti, senza la necessità di ricorrere al bisturi.
I due medici Alessandra Patti e Pietro Carlomagno, titolari del Centro Medico Forma Sana, struttura d’eccellenza in Lombardia, sottolineano come “la medicina estetica possa essere uno strumento di inclusività, grazie alle diverse tecniche che permettono di trattare le varie tipologie di pazienti, indipendentemente dall’età o dal genere”.
“Il trend positivo”, aggiunge il dottor Carlomagno, “non deve diventare una moda. I trattamenti, cioè non possono essere frutto di un capriccio, ma di una reale esigenza che va accertata attraverso un’accurata anamnesi. La prima visita, da noi ribattezzata Skin Map, è in tal senso fondamentale, perché valuta gli eventuali inestetismi individuandone la causa e agendo per rimuoverla”.
Questo approccio si rivela particolarmente utile non solo per coloro che hanno affrontato significative perdite di peso e si trovano a dover gestire la lassità cutanea, le cicatrici o le smagliature, ma anche per chi vuole trattare le piccole imperfezioni di viso e corpo, infatti “I trattamenti che offriamo”, continua la dottoressa Patti, “sono a rischio zero per la salute, permettendo di migliorare l’aspetto fisico senza compromettere la salute fisica e psicologica”.
La crescente domanda di trattamenti medico-estetici non invasivi è alimentata anche dalla consapevolezza che la bellezza non deve necessariamente passare attraverso interventi chirurgici.
“Si può essere belli senza rischiare la salute”, afferma Carlomagno, evidenziando come i trattamenti di medicina estetica possano offrire risultati visibili già dopo poche sedute. Questo è particolarmente vero per tecniche come la carbossiterapia, che prevede percorsi terapeutici di circa dieci sedute con risultati apprezzabili già dopo il primo mese.
L’impatto positivo di questa evoluzione è evidente non solo a livello individuale, ma anche sociale. La medicina estetica inclusiva promuove un concetto di bellezza più democratico, accessibile a una fascia più ampia della popolazione. “La nostra missione è far sì che chiunque possa sentirsi bene con se stesso, senza dover affrontare i rischi di un intervento chirurgico. Come ricordiamo sempre ai nostri pazienti, la bellezza non è un capriccio”, conclude la dottoressa Alessandra Patti.