Franco Lovato: tra aule di tribunale e ricerca storica
Avvocato e documentarista, Franco Lovato è in uscita col primo romanzo scritto in pandemia, e prepara nuovi lavori sul conflitto in Vietnam
Sul conflitto in Vietnam
“Il viaggio è una specie di porta attraverso la quale si esce dalla realtà come per penetrare in una realtà inesplorata che sembra un sogno”.
Questa frase dello scrittore e poeta francese Guy de Maupassant incarna perfettamente lo spirito curioso e sempre alla scoperta di nuove storie e luoghi incantevoli, e ci consente di parlare di Franco Lovato, avvocato vicentino con la passione per i viaggi e la Storia.
Su questo versante, Lovato ha un particolare occhio di riguardo per il dramma del conflitto vietnamita, tragedia di cui purtroppo oggi si conosce ancora ben poco.
Il 18 aprile 1978, nell’ambito della Guerra cambogiana-vietnamita, i Khmer Rossi sterminarono senza pietà 3157 persone a Ba Chuc, in Vietnam. Da questa sanguinolenta e bellicosa strage si salvarono solamente due persone.
Ed è proprio su questa vicenda, arricchita dalle preziose testimonianze dei due superstiti, che si basano i documentari e i due libri scritti da Lovato. Il dramma del conflitto vietnamita, pubblicato da Caosfera (pp. 48) e Echi di pianto dall’Indocina Francese per SGI Torino (pp. 101).
Testimonianze e pandemia
Anni e anni di studio, di inchieste, di raccolta di testimonianze. Fra le tante quella di Nhem En, fotografo personale di Pol Pot e la nipote Gnor Seng.
Questo è il minuzioso lavoro che l’avvocato documentarista Franco Lovato ha fatto per cancellare, a distanza di anni, omertà e paura lavorando sulla fama sinistra di quei luoghi avvolti nel mistero.
I suoi lavori hanno visto importanti palcoscenici, tra cui la Mostra Internazionale del Cinema di Venezia nello spazio dedicato alla regione Veneto, e diverse scuole superiori della penisola.
Per il cinquantasettenne, quest’anno di restrizioni dovute al contenimento per la pandemia sanitaria mondiale da Covid-19 è stato un periodo particolarmente difficile. Sarebbe dovuto partire per realizzare un documentario nella parte Sud del Mississippi. Ma per ovvi motivi, non è stato possibile. A ogni modo, il viaggio non è affatto cancellato, ma solo rimandato a data da destinarsi.
Nel frattempo, in questi mesi di reclusione forzata tra le mura domestiche, Franco si è dedicato allo studio approfondito della Prima Guerra Mondiale, e ha ultimato il suo primo romanzo che prossimamente vedrà la luce, ma di cui ancora non si può anticipare nulla.
a cura di Mattia Pagliarulo