Il racconto di Gabriel Garko a Belve

Ieri sera a Belve Gabriel Garko è stato uno degli ospiti e per l’occasione ha raccontato qualche aneddoto anche in merito alla sua vita lavorativa. Tra i tanti argomenti toccati, per esempio, anche quello che è accaduto sul set di un film di Tinto Brass:

C’era questa scena in cui io ero coricato a pancia in su e c’era una ragazza che doveva simulare un atto… orale. Il problema è stato che quando Tinto ha dato azione, lei mi girava attorno, però gira e rigira ad un certo punto la reazione c’è stata. E Tinto mi ricordo che disse: ‘Stop, spruzzino“.

Successivamente ha anche parlato della nascita del suo successo e di come questo abbia influito sul comportamento di alcuni fan. Certe persone che lo seguono, infatti, si sono spinte al limite del fanatismo. In maniera divertita ha spiegato:

“Una donna russa per molto tempo mi ha inseguito, voleva la boccetta del mio seme, mi scrisse una lettera dettagliata in cui mi diceva che siccome aveva capito non avrebbe avuto un rapporto sessuale con me, si accontentava di quello. Me la ritrovavo fuori casa, al tempo avevo un maneggio e la trovai anche lì”.

Gabriel Garko, quindi, ha affermato di aver sfruttato molto la sua bellezza nel lavoro. Nonostante questo, però, ce l’ha messa tutta per essere anche bravo. Del resto la sua carriera dura da 30 anni: “La tenacia, la voglia di andare avanti e la forza di dire no mi hanno tenuto in piedi. Le carriere si basano soprattutto su questo. Ho detto no a trasmissioni, reality e film”.

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