Gemma Galgani chiusa in un convitto

Come la stessa Gemma Galgani ha raccontato al magazine di Uomini e donne, la scuola prevedeva due anni per diventare puericultrice e poi il proseguimento di altri tre anni per diventare vigilatrice d’infanzia.

Se in passato ero andata in collegio per volontà altrui, questa volta era una mia scelta chiudermi dentro al collegio, visto che la frequentazione della scuola prevedeva il convitto con una sola uscita settimanale! Iniziai la scuola di vigilatrice, testarda, contro tutto e tutti, cogliendoli di sorpresa: una vocazione così diversa da quella precedente lasciò tutti di stucco. Ero giovane e una virata del genere non se l’aspettava nessuno. Io, che ero quella con i colori sempre in mano, pronta a disegnare, a dipingere, a colorare, a usare la creatività in tutto quello che toccavo; io che conservavo i fiocchetti delle bomboniere, i nastrini dei pacchetti regalo per trasformarli in qualche creazione, sarei stata pronta a una svolta del genere?

A quanto pare sì, perché Gemma Galgani si sentì subito fiera di quello che faceva e provava una soddisfazione immensa nell’iniziare questa nuova avventura.

Quando mi consegnarono alla madre superiora non sentii una porta chiudersi alle mie spalle, come era accaduto da bambina, bensì una nuova vita aprirsi innanzi a me! Mi diedero la divisa che ci differenziava dalle vigilatrici diplomate del reparto. Per uscire avevamo invece una divisa tipo quella delle hostess, che io portavo con molto orgoglio. Ne andavo così fiera che quando uscivo, quell’unico giorno a settimana, mi sembrava che le persone ci guardassero con rispetto. Avrei voluto dire loro che io facevo il corso per diventare vigilatrice d’infanzia!

E col tempo mai si pentì di questa scelta, arrivando anche ad ottimi voti…

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