Gemma Galgani cacciata dalla famiglia

A quei tempi la vita era molto diversa e un tradimento innocente come questo non era mia visto di buon occhio. Così è stato per Gemma Galgani che trovò nella sua famiglia il totale disappunto per quanto accaduto, tanto da arrivare alla cacciata di casa. E le brutte sorprese non finirono lì.

Rientrai a casa che era mattina, ancora trasognata e col sapore di quei baci sulle labbra, e trovai mio padre che voleva spiegazioni. Gli dissi la verità, così lui dopo avermi ascoltata mi mise la valigia fuori casa con l’ordine di tornare subito a Torino per dare spiegazioni al mio “fidanzato”. Non ebbi neppure il tempo di spiegare le mie ragioni, di dire che non era successo ancora nulla di male: quella era la sua decisione. Mi ritrovai fuori casa con grande dispiacere di mia madre, lo comprendevo dal suo volto: ma lei non poteva minare l’autorità paterna opponendosi alla sua decisione. Io però non avrei obbedito, non sarei mai tornata a Torino, volevo solo rivedere Dedo.

Raggiunsi il bar che frequentavamo, ma lì mi aspettava un’altra doccia fredda: seppi dai miei amici che Dedo non l’avremmo rivisto, perché era stato prelevato dai suoi genitori, educatamente furiosi, e portato via da Moneglia. Appresi così che anche lui era un rampollo di un’importante famiglia, proprio come la sua fidanzata. Cercai di mascherare la mia disperazione, ma intravidi la sua moto e mi chiesi perché fosse ancora appoggiata sotto la passeggiata. Era evidente che entrambi eravamo stati puniti e allontanati all’improvviso, come se avessimo commesso chissà quale peccato.

A questo si aggiunse anche l’arrivo della sorella Silvana, la quale era stata rispedita a Torino perché si era schierata dalla sua parte. Comunque Gemma Galgani non ebbe nessuna intenzione di tornare nella sua città, ma volle rimanere a Moneglia per attendere il ritorno di Dedo. E lo avrebbe fatto arrangiandosi con i pochi soldi che aveva.

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