Giancarlo Magalli ricorda Raffaella Carrà: “Un po’ rompipalle e attenta ai soldi”
Nel ricordo di Raffaella Carrà da parte di Giancarlo Magalli ci sono amche i lati più spigolosi della conduttrice
Nel ricordare Raffaella Carrà, Giancarlo Magalli ha fatto un ritratto della conduttrice scomparsa nel 2021. Magalli ha quindi parlato di lei non solo rivelando i lati positivi del suo carattere, ma anche i più spigolosi per spiegare quanto fosse unica. Ecco le sue parole.
Le parole di Giancarlo Magalli per raccontare Raffaella Carrà
Intervistato da AdnKronos, Giancarlo Magalli ha fatto un ritratto di Raffaella Carrà raccontato ogni aspetto della conduttrice che ci ha lasciato a luglio del 2021. Non solo pregi, ma anche i difetti e i lati più spigolosi del suo carattere, così Magalli ha voluto parlare della collega e amica. Tutto questo per dimostrare che la Carrà era davvero unica e per questo amata da tutti. Ha raccontato:
“Raffaella era atipica, oggi trovare un’altra che faccia tutto quello che ha fatto lei è difficile. Ci sono bravi cantanti, brave ballerine però Raffaella sorprese tutti dimostrando di saper fare le interviste. A Raffaella venivano in mente le domande che avrebbe fatto il pubblico, anche se gli autori non gliele avevano scritte: nessuno se lo aspettava, io per primo”.
I due hanno lavorato insieme nel programma Pronto Raffaella? in cui Giancarlo Magalli era autore e Raffaella Carrà conduttrice. Lui aveva scritto il programma pensando a Gianni Morandi come conduttore. Quando poi è stata scelta la Carrà non era all’inizio molto convinto: “Quando fu affidato a Raffaella Carrà avevo i miei dubbi ma lei si dimostrò una grande professionista seria, scrupolosa, che studiava tanto e si preparava per le interviste che venivano sempre bene”.
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Come detto, nel racconto di Magalli c’è stato spazio anche per i lati meno positivi di Raffaella, i suoi modi di fare più spigolosi, come il fatto che avrebbe bocciato l’ospitata di alcuni personaggi a Pronto, Raffaella? perché avevano parlato male di lei o di Sergio Japino. Poi non amava gli sprechi e, a suo dire, sgridava i collaboratori che usavano troppo il telefono con spesa a suo carico. “Raffaella Carrà era un po’ rompipalle e molto attenta ai soldi: aveva un’economia di guerra in tempo di pace”, ha raccontato Magalli che ha concluso rivelando:
“Aveva sempre una smania… voleva incontrare il Papa, poi chiedeva che portassimo l’ambasciatore statunitense e quello russo in studio perché facessero pace sul suo divano. L’incontro con Madre Teresa fu kafkiano, l’una ignorava chi fosse l’altra, eppure andò bene. Perché non si riesce a vendere la sua casa romana? Quella casa è un treno, ecco perché non si riesce a vendere. Sono quattro appartamenti tutti in fila, è come abitare su un Frecciarossa: uno degli appartamenti era mio, prima glielo affittai poi glielo vendetti”.