Gianluca Mech è un imprenditore di successo, inventore del marchio Tisanoreica con cui ha conquistato il mercato. Nato erborista, quindi è diventato dietologo dopo aver perso il padre. Ora che si è affermato come industriale, non ha perso la voglia di mettersi alla prova. Da qui la sua partecipazione all’Isola dei famosi 11. E, come se non bastasse, ora si è dato anche alla recitazione: in autunno lo vedremo in Tv in Il bello delle donne, dove interpreterà un amico della protagonista, Manuela Arcuri, nei panni di se stesso e prodigo di consigli: «Come ho fatto in Honduras», dice in esclusiva a Visto sorridendo.

Come è nata l’idea di far parte della fiction Il bello delle donne?
«Mi hanno cercato inizialmente perché volevano inserire i miei prodotti all’interno della sit-com. Ci siamo quindi messi a parlare del prodotto, poi di diete, quindi ancora di benessere, e alla domanda: “Vorresti far parte del cast?”, ho risposto: “Mi piacerebbe, ma non ho esperienza”. Avrei dovuto recitare nei panni di me stesso, quindi non una parte difficile. Ho accettato. Anche qui, come sull’Isola, dovrò dare consigli. A proposito di consigli, io ne ho ricevuti da Giuliana De Sio su come recitare meglio. Un’esperienza divertente insomma. Adesso posso dire che Adua Del Vesco mi ha fatto le unghie e che Manuela Arcuri mi ha tagliato i capelli».

Che cosa le ha insegnato L’isola?
«Nella vita ho sempre rappresentato l’azienda, istituzionalmente; L’isola invece mi ha insegnato a mostrare il cuore, con naturalezza, senza formalità. Ho meno paura di far vedere la mia vera natura: mantengo l’aplomb inglese, ma sono più disinvolto. Per questo consiglio a tutti, se possibile, di passare un paio di settimane nella natura incontaminata dell’Honduras: L’isola può mortificare il corpo, ma al tempo stesso eleva l’anima».

A proposito di corpo: la sua dieta Tisanoreica è molto diffusa, anche tra i vip. Può rivelare un aneddoto tra coloro che seguono i suoi consigli alimentari?
«Fabrizio Corona nel periodo di detenzione in carcere si è appassionato molto ai nostri prodotti, soprattutto i decotti e gli estratti di piante. Mi chiedeva: “Ma i principi amari fanno digerire?”. Credo che in un periodo di grande difficoltà come può essere il carcere, questo tipo di interesse possa aiutare a staccare la testa del luogo in cui ci si trova e rivelarsi, perché no, anche un’ancora di salvezza».

Come imprenditore si ispira a qualcuno?
«A Giovanni Rana. Voglio mostrarmi per quello che sono. Desidero che chi sceglie i miei prodotti, si ricordi il mio viso. Questo perché credo che nella società moderna i consumatori “onnivori” abbiamo bisogno di vedere in faccia chi produce il cibo. Noi siamo per natura sospettosi».

Lei spesso racconta che in Italia gli imprenditori omosessuali dovrebbero fare outing. Come ha vissuto quel preciso momento in cui si è dichiarato?
«Non associo un momento preciso, perché ho sempre condotto una vita alla luce del sole. Ovvio, non vado in giro con i manifesti. Ma dico sempre: “Noi imprenditori dobbiamo parlare per chi non ha voce”. Come accade all’estero. In Italia giriamo ancora la testa. Dobbiamo avere il coraggio di esporci, dando una mano ai dipendenti. E ciò fa star meglio la società, le stesse aziende rendono meglio se gli operai sono liberi. Nella mia azienda non ci nascondiamo, viviamo la nostra affettività senza problemi».

Come vede il recente sì alle unioni civili?
«Un passo verso la libertà. Quando ancora non c’era la legge sulle unioni civili, ho perso 2 dipendenti: sono andati a lavorare all’estero. Altri ancora non vogliono venire in Italia a lavorare per mancanza di diritti. Sull’Isola avevo timore a parlarne con Jonas Berami e Gracia De Torres: da loro, in Spagna, ci sono molte più libertà».

Lei è legato sentimentalmente?
«Purtroppo esco da una relazione finita male, dopo 20 anni di amore. E gli ultimi due anni sono stati molto difficili: non riesco a trovare una relazione stabile, perché ho una vita molto frenetica. Comunque appena finita L’isola dei famosi sono stato bombardato di messaggi».

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