Gina Lollobrigida sta per festeggiare un altro grande traguardo. E’ tutto pronto per il mega party di compleanno (“tre volte trent’anni” come la diva ci ha raccontato) che stavolta traslocherà in una delle location più belle di Roma: Via dei Condotti e piazza di Spagna, che il 4 luglio accoglieranno circa 400 invitati.

«Ho deciso di festeggiare alla grande il mio compleanno: voglio vivere, lavorare, produrre arte e viaggiare. Ma ho un desiderio e vorrei un solo regalo da tutti quelli che ci leggono. A loro chiedo di mettere la mano sul cuore per aiutare la A.I.S.EA Onlus – Associazione Italiana Emiplegia Alternante con una donazione libera. Il ricavato andrà a favore della ricerca di un farmaco per la Emiplegia alternante: una rara malattia dello sviluppo neurologico. E’importante pensare anche agli altri», ha detto l’attrice.

Come fare una donazione? E’ semplice. Basta fare un bonifico alla A.I.S.EA Onlus – Associazione Italiana Emiplegia Alternante BANCA PROSSIMA -FILIALE DI MILANO  (IBAN  IT 40 R033 5901 6001 0000 0140 932)

Novella2000, intanto, continua a celebrare la divina Lollo con la seconda parte dell’intervista che è in edicola con il nostro giornale ed intitolata: “Lollo Love“.

Sono ore frenetiche sull’Appia, dove la Lollo vive da cinquant’anni. Lei, più energica che mai, è impegnata al telefono con gli organizzatori e ci ha rivelato: «Non ho ancora deciso cosa indossare per quella serata. Penso che non sia un problema trovare o rimodellare uno dei miei abiti». Tra l’altro, la Gina nazionale ha sempre disegnato i propri vestiti cucendoli con le proprie mani.

Tutto sulla Bersagliera. Dalla fame alla fama: Gina, che è stata la prima in assoluto a ricevere nel 1956 il David di Donatello con il film La donna più bella del mondo (diretto nel 1955 da Robert Z. Leonard), ha vissuto la sua giovinezza tra la miseria del dopoguerra ed ha iniziato a fare cinema per portare i soldi a casa.  «Nel dopoguerra bisognava guadagnare per andare avanti. Mio padre aveva una piccola industria di mobili e con la Seconda Guerra Mondiale perse tutto. Eravamo in preda alla miseria. Quando ho iniziato a fare cinema non sapevo nemmeno che sarebbe diventata una vera e propria arte. Quando ci siamo trasferiti a Roma dal paese dove sono nata, Subiaco, mi sono iscritta all’Accademia di Belle Arti e per mantenermi agli studi giravo per locali disegnando caricature col carbonino o facendo i ritratti dei soldati americani. Pensate che un disegno finì persino su Topolino. Poi posavo per alcuni fotoromanzi con lo pseudonimo di Diana Loris. Ho sempre lavorato e mi sono guadagnata tutto per poter vivere», ci ha svelato la divina Lollo.

 

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