Gina Lollobrigida è impegnatissima in queste ore. Quando la chiamiamo è alle prese con gli ultimi dettagli per l’organizzazione della festa di stasera, in via dei Condotti a Roma, in occasione del suo compleanno. Non era mai successo che venisse chiusa una strada nel cuore di Roma per festeggiare un compleanno. Ma poiché si tratta della Gina nazionale tutti noi vogliamo brindare con lei. E’ attesa tantissima gente stasera.

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La Lollo ha detto che non vuole regali. «A chi vuole chiedo di mettere la mano sul cuore per aiutare la A.I.S.EA Onlus – Associazione Italiana Emiplegia Alternante con una donazione libera. Il ricavato andrà a favore della ricerca di un farmaco per la Emiplegia alternante: una rara malattia dello sviluppo neurologico. E’importante pensare anche agli altri», ha detto l’attrice.

Come fare una donazione? E’ semplice. Basta fare un bonifico alla A.I.S.EA Onlus – Associazione Italiana Emiplegia Alternante BANCA PROSSIMA -FILIALE DI MILANO (IBAN IT 40 R033 5901 6001 0000 0140 932)

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Tutto sulla Bersagliera. Dalla fame alla fama: Gina, che è stata la prima in assoluto a ricevere nel 1956 il David di Donatello con il film La donna più bella del mondo (diretto nel 1955 da Robert Z. Leonard), ha vissuto la sua giovinezza tra la miseria del dopoguerra ed ha iniziato a fare cinema per portare i soldi a casa. «Nel dopoguerra bisognava guadagnare per andare avanti. Mio padre aveva una piccola industria di mobili e con la Seconda Guerra Mondiale perse tutto. Eravamo in preda alla miseria. Quando ho iniziato a fare cinema non sapevo nemmeno che sarebbe diventata una vera e propria arte. Quando ci siamo trasferiti a Roma dal paese dove sono nata, Subiaco, mi sono iscritta all’Accademia di Belle Arti e per mantenermi agli studi giravo per locali disegnando caricature col carbonino o facendo i ritratti dei soldati americani. Pensate che un disegno finì persino su Topolino. Poi posavo per alcuni fotoromanzi con lo pseudonimo di Diana Loris. Ho sempre lavorato e mi sono guadagnata tutto per poter vivere», ci ha svelato la divina Lollo.

A casa della Bersagliera

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